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Nuoro

Tari ridotta a Jerzu: risparmi del 18 per cento per i cittadini

Tari ridotta a Jerzu: risparmi del 18 per cento per i cittadini

JERZU. Nuove tariffe Tari ridotte: diversi Comuni lo hanno fatto, fra questi Jerzu e Tortolì. «Abbiamo approvato in consiglio comunale – ha precisato il sindaco jerzese Carlo Lai – – un taglio...

09 ottobre 2020
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JERZU. Nuove tariffe Tari ridotte: diversi Comuni lo hanno fatto, fra questi Jerzu e Tortolì. «Abbiamo approvato in consiglio comunale – ha precisato il sindaco jerzese Carlo Lai – – un taglio complessivo del 18 per cento, per un importo di oltre 75mila euro rispetto ai ruoli emessi nel 2019. Ma non ci siamo fermati qua: volevamo dare un segnale forte di vicinanza e sostegno concreto al mondo delle attività produttive che hanno sofferto la chiusura forzata causa Covid-19. Con un ulteriore sforzo abbiamo optato di ridurre del 25 per cento (il massimo consentito dalla normativa vigente) la parte fissa della tariffa e annullare la parte variabile per i tre mesi di chiusura forzata».

A solo titolo esemplificativo, una famiglia di tre persone pagherà, per 100 metri quadri, 238 euro anziché 280. E ancora, un bar pagherà per quest’anno, rispetto al precedente, 234 euro in meno per 100 metri quadri, a cui si sommerà l’agevolazione per la chiusura dell’attività a marzo, aprile e maggio. Un ristorante o una pizzeria pagheranno quest’anno rispetto al precedente, 319 euro in meno per 100 metri quadri a cui si sommerà la stessa agevolazione per la chiusura come per i bar. «Tutto ciò – spiega la vice sindaca con delega al Bilancio, Simona Demurtas – è stato reso possibile grazie adun lavoro iniziato oltre un anno fa. E che grazie alla collaborazione dei cittadini sta portando a uno straordinario risultato in termine di percentuale di raccolta differenziata che si traduce in un minor costo per i cittadini. Il discorso delle agevolazioni (25 per cento di sconto sulla parte fissa della tariffa e annullamento della parte variabile) per le attività produttive che hanno patito la chiusura forzata è un discorso a parte. Era una scelta opzionale, pochissimi Comuni, come noi, l’hanno fatto». (l.cu.)

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