La Nuova Sardegna

NUORO. La galleria Manca Spazio in via della Pietà propone sino al 24 ottobre una mostra di Vincenzo Grosso, uno degli artisti più interessanti della scena attuale. Ha per titolo “Yin My Yang” per la cura di Chiara Manca e Cecilia Mariani, ed è la terza tappa del più ampio progetto espositivo che nel corso del 2020 vede coinvolti altri tre artisti nuoresi (Gianni Casagrande, Vincenzo Pattusi, Ruggero Baragliu) chiamati a confrontarsi con un’eredità concettuale forte quale quella del romanzo “Il giorno del giudizio” (1977) di Salvatore Satta (1902-1975), e dunque con l’identificazione del capoluogo barbaricino con un metaforico “nido di corvi”. Un (pre)concetto identitario, questo, di per sé negativo ma difficilmente ignorabile secondo le curatrici, con cui la stessa intellighenz’aa locale, nei decenni più recenti, ha fatto conti un po’ approssimativiPrendendo le mosse da “Krähen. Ein Portrait”, volume sui corvi del tedesco Cord Riechelmann, è stato chiesto agli artisti di compiere la stessa operazione di ribaltamento compiuta dallo studioso: come lui, dopo anni di osservazione diretta dei volatili e di confronto con la comunità scientifica, è stato in grado di smentirne la pessima fama materiale e immateriale, così loro si sono relazionati con un pregiudizio simbolico ostinato e limitante per la loro città. La galleria è aperta dal martedì al sabato dalle 17 alle 20.