La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola, sanità nel caos accuse della minoranza

di Sergio Secci
Siniscola, sanità nel caos accuse della minoranza

Dalle liste d’attesa alle visite cancellate all’ultimo momento causa Covid Pau: «Le amministrazioni facciano qualcosa per evitare il collasso del sistema»

10 ottobre 2020
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SINISCOLA. Dopo che al poliambulatorio non vengono più somministrati i farmaci antiblastici ai pazienti che devono sottoporsi a chemioterapia e sono costretti a spostarsi al reparto di oncologia del San Francesco, la protesta per l’eventuale trasferimento del reparto allo Zonchello ha visto protagonisti anche loro. Da Siniscola, infatti, si sono levate voci di dissenso contro l’assessorato regionale alla Sanità, Mario Nieddu, per tutta una serie di disservizi che in questi mesi di emergenza si sono amplificati. Franca Pau consigliera comunale di minoranza a nome di opposizione, ha elencato le disfunzioni e le mancanze della sanità baroniese. «Iniziamo dalle visite specialistiche – dichiara la consigliera – le attese di prenotazione sono infinite, ma succede anche che quando sta per arrivare il fatidico giorno della visita, l’operatore del Cup chiami per spostarla o annullarla. Se poi un paziente viene ricoverato per complicazioni ai polmoni – aggiunge Pua – e ha bisogno di contestuale visita nefrologica, è molto probabile che venga rimandato a casa senza effettuare la consulenza a causa dell’emergenza Covid, nonostante prima gli si consigli di cercare di farla entro una settimana dalla dimissione. Queste sono solo alcune delle tanti situazioni paradossali che accadono a chi ha gravi problemi di salute – sottolinea la consigliera di opposizione che continua con l’elenco –. La prevenzione non esiste più. Vaccini per pochi, nessuna visita specialistica nei tempi massimi previsti dai protocolli ministeriali e nessun piano per il recupero delle prestazioni non erogate durante il lockdown. Ma la cosa ancora più grave – aggiunge – è che gli amministratori, nonostante le varie interrogazioni in merito neppure rispondono». Quindi la denuncia: «Nello specifico l’ultima presentata il 13 giugno scorso non è stata esaminata nei due consigli successivi senza quindi affrontare i problemi del territorio. Ad oggi – rimarca Pau – si preferisce fare orecchie da mercante e coprirsi dietro il Covid. La Regione non ha ancora presentato al Ministero il piano straordinario per abbattere le liste d’attesa, rischiando di perdere 350milioni fino al 2023 assegnatigli a febbraio dal governo Conte. Chiediamo agli amministratori – conclude la consigliera – se, e come si stiano muovendo per chiedere alla Regione informazioni sul recupero di questi fondi e cosa si stia facendo per potenziare il distretto di Siniscola».

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