La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, da Tanca Manna al nuraghe Noddule per la Giornata Fai

Nuoro, da Tanca Manna al nuraghe Noddule per la Giornata Fai

Doppio appuntamento all’insegna dell’archeologia. Domenica 25 trasferta e visita alla Peschiera di Arbatax

11 ottobre 2020
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NUORO. La Delegazione di Nuoro propone per la Giornata Fai d’Autunno 2020 un viaggio nella storia più antica della Sardegna, con un suggestivo percorso che inizierà nel sito archeologico di Tanca Manna, risalente alle fasi iniziali dell’epoca nuragica, situato alla periferia del capoluogo barbaricino, e si concluderà in quello di Noddule, alla periferia estrema del territorio comunale (a 10 chilometri di distanza), caratterizzato da architetture che risalgono invece alla fase tarda e finale del periodo nuragico. Accanto ai resti più antichi sono visibili persino ruderi di costruzioni di epoca tardo romana per le quali i costruttori hanno utilizzato massi prelevati dai resti nuragici.

La Giornata 2020 è articolata in due tappe: la prima, il 17 e 18 ottobre, propone un percorso archeologico in due siti. La seconda è in programma per domenica 25 ottobre con la visita alla Peschiera di Arbatax, organizzata dal gruppo Fai Ogliastra con visite guidate dalle 9.30 alle 12 e 30 e per chi lo desidera pranzo a menu di mare sul posto.

In entrambi i casi è necessaria la prenotazione (sul sito www.faiprenotazioni.it oppure ai numeri telefonici 329.7823564, 333.6089421, 347.7247315, 333.7022415, oppure via mail a nuoro@delegazionefai.fondoambiente.it).

I visitatori dovranno essere tutti muniti di mascherina e rispettare le regole del distanziamento sociale sia negli spazi di attesa che durante la visita.

Il sito archeologico di Tanca Manna si trova ai bordi del quartiere Nuraghe di Nuoro. L’insediamento comprende un nuraghe e un villaggio risalenti a 3600 anni fa (età del Bronzo), anche se alcuni indicatori sembrano mostrare come l’area fosse frequentata già da almeno un secolo prima. Il villaggio conserva importanti testimonianze della evoluzione dell’architettura protostorica della Sardegna nuragica: infatti, grazie allo scavo del nuraghe e a quello successivo delle capanne, si può osservare il passaggio da un modello costruttivo a quello successivo.

L’area nuragica di Noddùle si estende in mezzo a fitti boschi di sughere a una decina di km dal capoluogo in direzione nord, lungo il tortuoso percorso della strada statale 389. Si tratta di un’area archeologica fra le più importanti del centro Sardegna, ricchissima di monumenti, che testimonia un’antropizzazione continua in antichità e riassume nel suo insieme gran parte dello sviluppo della storia antica dell’Isola. Il complesso nuragico di Noddule fu interessato da scavi archeologici negli anni 50/60 e da un altro intervento nell’area sacra nel 2008. Il sito è aperto al pubblico, curato dalla Nooraghe Srls ed inserito nell’itinerario del Culto delle acque.



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