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Aumentano le morti bianche nonostante il lockdown

Aumentano le morti bianche nonostante il lockdown

NUORO. C’è un dato impressionante, rispetto ai numeri degli incidenti sul lavoro pubblicati dall’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro. Nonostante il lockdown, nei primi sette mesi...

12 ottobre 2020
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NUORO. C’è un dato impressionante, rispetto ai numeri degli incidenti sul lavoro pubblicati dall’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro. Nonostante il lockdown, nei primi sette mesi del 2020 in Sardegna le morti bianche sono balzate da una a dieci, e nella provincia di Nuoro da zero a due. «E sono morti in agricoltura, un settore che non si è fermato», sottolinea il presidente provinciale dell’Anmil Michele Tatti. Ieri si sarebbe dovuta celebrare la Giornata nazionale per le vittime egli incidente sul lavoro, ma il rinvio è stato deciso per evitare occasioni di contagio. Ma ci sono i numeri, sui quali riflettere. Naturalmente c’è un calo degli infortuni, sia in Italia (-22,7 per cento), che nell’isola, con il 25 per cento in meno. Nella provincia di Nuoro se ne registra il 29, 8 per cento in meno (770 quest’anno, erano stati 1.107 nel 2019). Già detto degli infortuni mortali – un balzo in avanti del 20 per cento –, calano anche, nel Nuorese quasi del 25 per cento, le denunce delle malattie professionali. «I conti si faranno a fine anno, tra le malattie professionali rientreranno anche quelle del personale sanitario che ha contratto il Covid», dice ancora Tatti. Fatte le debite proporzioni, c’è da rilevare che al calo produttivo non corrisponde quello degli infortuni. Il pericolo ora è che la ripresa delle attività dopo un periodo di pesante contrazione economica possa tradursi in un taglio della spesa sulla sicurezza. Che in provincia di Nuoro riguarda soprattutto artigiani, operatori del settore agro-pastorale, ma anche dell’edilizia, con ditte individuali o, nella migliore delle ipotesi, familiari. «Il datore di lavoro risparmia su se stesso, speriamo che questo non accada». Un mondo a parte poi, quello degli incidenti in itinere: persone che muoiono mentre stanno andando a lavorare. Il giovane nuorese che ha perso la vita qualche giorno fa sulla 131, al bivio di Paulilatino, ne è un esempio. E quello degli incidenti in itinere è un dato a doppia lettura, visto che restituisce anche la fotografia del pessimo stato delle strade isolane.(si.se.)

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