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Dai roghi alla solidarietà: il bilancio dei barracelli

Dai roghi alla solidarietà: il bilancio dei barracelli

BUDONI. Un capitano, sette tenenti e 114 tra uomini e sei donne: sono i numeri della compagnia barracellare di Budoni, da anni perfetta e oliata macchina che sino a notte fonda, controlla...

16 ottobre 2020
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BUDONI. Un capitano, sette tenenti e 114 tra uomini e sei donne: sono i numeri della compagnia barracellare di Budoni, da anni perfetta e oliata macchina che sino a notte fonda, controlla capillarmente gli oltre 54 chilometri quadrati di territorio comunale. Oltre ad occuparsi di tutela ambientale, abigeato e antincendio, da anni i componenti della compagnia vanno accrescendo le competenze frequentando corsi specifici e affiancando nel ruolo di ordine pubblico polizia e carabinieri nelle manifestazioni estive. Barracelli specializzati anche nel settore antincendio con dieci di loro che hanno da poco ottenuto la specializzazione per gravi eventi a rischio elevato. «Siamo l’unica compagnia tra Olbia e Nuoro ad avere questo brevetto» dice il capitano Adelino Ventroni alla guida da tre anni della compagnia barracellare e appena riconfermato per un altro triennio dal consiglio comunale. «Abbiamo poi venti persone formate per utilizzare il defibrillatore, altri che hanno frequentato le lezioni per il maneggio delle armi e 30 barracelli che dopo aver frequentato i corsi Aib, nei mesi estivi si occupano di prevenzione e spegnimento incendi. Negli scorsi anni, abbiamo poi preso parte sai servizi di ordine pubblico in occasione dei concerti che hanno portato in paese anche 70mila persone in una sola serata». I barracelli possono poi contare su un parco macchine di prim’ordine rinnovato di recente con l’acquisto di un blitz con modulo antincendio e un auto di rappresentanza. Pronti a muoversi autonomamente anche per le alluvioni, la compagnia è stata molto attiva anche nel periodo di restrizioni dovute al Covid. «Oltre a supportare le altre forze di polizia – spiega Ventroni – ci siamo mossi con la Caritas per dare una mano alle tante famiglie in difficoltà a causa della mancanza di lavoro, abbiamo distribuito pasti, mascherine, generi alimentari e organizzato quando necessario raccolte di fondi da devolvere ai più bisognosi». (s.s.)

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