La Nuova Sardegna

Nuoro

Schianto nella galleria, muoiono in tre

di Giusy Ferreli
Schianto nella galleria, muoiono in tre

Dramma nel tunnel di Genna Ortiga. Le vittime, tra cui due fratelli, erano cacciatori del Cagliaritano. Due feriti in fin di vita

16 ottobre 2020
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CARDEDU. Altre tre croci sulla Nuova orientale sarda, altre tre esistenze spezzate lungo la striscia d’asfalto costellata di lapidi e mazzi di fiori in ricordo di chi, su quella strada, ha perso la via. Avevano lasciato di buonora i loro paesi dell’hinterland cagliaritano per dedicarsi alla loro passione. E stavano tornando da una battuta di caccia nelle campagne ogliastrine quando, nella galleria di “Genna Ortiga” tra Bari Sardo e Cardedu, Ignazio Argiolas alla guida del suo Land Rover Discovery ha perso il controllo del potente fuoristrada che, dopo aver invaso la corsia opposta, è andato a sbattere violentemente contro una colonnina di cemento della piazzola di sosta, a due passi da una cabina elettrica. Sono morti così, ieri pomeriggio, il conducente del fuoristrada, 58 anni di Monserrato, suo fratello Luca di dieci anni più piccolo e il loro amico Giorgio Serreli, sessantenne residente a Selargius. Gli altri due compagni, Antonio Porcu (70) di Monserrato e Massimo Lecca (56) di Selargius sono in pericolo di vita: soccorsi da due elicotteri del 118 si trovano ricoverati in gravissime condizioni, il primo all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari, il secondo al Brotzu di Cagliari.

L’allarme è scattato poco dopo le 14.30. I soccorritori accorsi sul luogo dell’incidente si sono trovati davanti una scena terribile: la parte anteriore del Discovery, un nuovo modello color aragosta, completamente distrutta, quella posteriore rialzata e le due ruote davanti sfilate dal semiasse per l’impatto violentissimo e lontane dall'abitacolo. L’equipe delle ambulanze medicalizzate, giunte al chilometro 95 della statale 125, non hanno potuto far nulla se non constatare la morte dei tre cacciatori. Gravissime sono apparse le condizioni degli altri due uomini. Estratti dalle lamiere dai vigili del fuoco del distaccamento di Tortolì, i due superstiti sono stati issati bordo degli elicotteri e trasportati in codice rosso alla volta dei due capoluoghi isolani dove i medici stanno cercando di salvargli la vita. Con i cinque uomini, a bordo del fuoristrada, viaggiavano anche dei cani che sono stati affidati al servizio veterinario della Assl di Lanusei.

Le operazioni di soccorso e recupero del mezzo si sono rivelate lunghe e complesse e quel tratto di strada è rimasto chiuso alla circolazione per diverse ore con le automobili deviate in altri percorsi. Solo in serata le salme dei tre cacciatori sono state portate all'ospedale lanuseino Nostra Signora della Mercede per essere poi affidate, in mancanza di un'inchiesta, ai familiari, giunti in Ogliastra sul far della sera. Altre ore ha dovuto attendere il soccorso stradale prima di poter spostare il fuoristrada, ridotto ad un ammasso di lamiera. Nella galleria di “Genna Ortiga” con i carabinieri della stazione di Cardedu e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Jerzu, che hanno eseguito i rilievi e che in quella zona effettuano innumerevoli e posti di blocco, sono intervenuti anche gli uomini dell’Anas e una squadra di tecnici dell’Enel arrivata da Cagliari per mettere in sicurezza la cabina elettrica. Spetterà ai militari dell'Arma coordinati dal capitano Alessandro D’Auria, comandante della Compagnia jerzese, accertare le dinamiche del’incidente. Secondo una prima ipotesi, all’origine dello schianto in galleria potrebbe esserci un colpo di sonno oppure la velocità sostenuta. Le cause dell'ennesimo schianto mortale non sono state appurate ma rimane la pericolosità di una strada statale disseminata di tante, tantissime croci. Troppe.

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