la tragedia di cardedu
Schianto mortale per un colpo di sonno. Operati i due feriti
di Giusy Ferreli
CARDEDU. Dovranno combattere con tutte le loro forze per tornare alla vita. Sono stati sottoposti a due delicati interventi chirurgici al capo, Antonio Porcu di Monserrato e Massimo Lecca di...
17 ottobre 2020
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CARDEDU. Dovranno combattere con tutte le loro forze per tornare alla vita. Sono stati sottoposti a due delicati interventi chirurgici al capo, Antonio Porcu di Monserrato e Massimo Lecca di Selargius, i due cacciatori rimasti coinvolti nel tragico schianto nel tunnel della Nuova orientale sarda tra Cardedu e Bari Sardo costato la vita ad altre tre persone sono ricoverati, il primo al Santissima Annunziata di Sassari il secondo al Brotzu di Cagliari.
Le loro condizioni rimangono gravi. I medici dei due ospedali non hanno sciolto al prognosi ma dopo le lunghe e complesse operazioni, si è aperto uno spiraglio per le condizioni dei due cacciatori. Tutti e due, giovedì pomeriggio, hanno riportato vastissimi traumi cranici.
Nel terribile impatto hanno perso la vita il conducente del fuoristrada Ignazio Argiolas, suo fratello Luca e l’amico e compagno di tante battute di caccia Giorgio Serreli.
Le salme, dapprima portate nella camera mortuaria dell’ospedale di Lanusei, sono state riconsegnate alla famiglie che giovedì pomeriggio, dopo la notizia dello schianto nella galleria di Genna Ortiga, sono partite dai due paesi dell’hinterland cagliaritano alla volta dell’Ogliastra per riportare i loro cari a casa. Per loro, i sindaci dei due paesi, Selargius e Monserrato, hanno indetto il lutto cittadino
Alla ricostruzione della dinamica dell’incidente mortale, ancora al vaglio degli investigatori, si è aggiunto un dettaglio importante.
Un testimone oculare, un automobilista che seguiva a poca distanza il Land Rover Discovery guidato dal più grande dei fratelli Argiolas, sentito dai carabinieri della Compagnia di Jerzu, ha confermato quanto ipotizzato in un primo momento. E cioè che la corsa del potente fuoristrada si sia interrotta, dopo un improvviso e repentino sbandamento che ha causato un’invasione di corsia, sulla colonna di cemento alla fine di una piazzola di sosta. Questa circostanza, sommata al fatto che sull’asfalto i militari non abbiano riscontrato alcuna traccia di frenate, fa ritenere che all’origine della tragedia ci sia stato un malore o un colpo di sonno del conducente. Solo per un caso fortuito in quel momento non sopraggiungeva nessun’altra auto. Oggi a Monserrato si svolgeranno i funerali delle tre vittime.
Le loro condizioni rimangono gravi. I medici dei due ospedali non hanno sciolto al prognosi ma dopo le lunghe e complesse operazioni, si è aperto uno spiraglio per le condizioni dei due cacciatori. Tutti e due, giovedì pomeriggio, hanno riportato vastissimi traumi cranici.
Nel terribile impatto hanno perso la vita il conducente del fuoristrada Ignazio Argiolas, suo fratello Luca e l’amico e compagno di tante battute di caccia Giorgio Serreli.
Le salme, dapprima portate nella camera mortuaria dell’ospedale di Lanusei, sono state riconsegnate alla famiglie che giovedì pomeriggio, dopo la notizia dello schianto nella galleria di Genna Ortiga, sono partite dai due paesi dell’hinterland cagliaritano alla volta dell’Ogliastra per riportare i loro cari a casa. Per loro, i sindaci dei due paesi, Selargius e Monserrato, hanno indetto il lutto cittadino
Alla ricostruzione della dinamica dell’incidente mortale, ancora al vaglio degli investigatori, si è aggiunto un dettaglio importante.
Un testimone oculare, un automobilista che seguiva a poca distanza il Land Rover Discovery guidato dal più grande dei fratelli Argiolas, sentito dai carabinieri della Compagnia di Jerzu, ha confermato quanto ipotizzato in un primo momento. E cioè che la corsa del potente fuoristrada si sia interrotta, dopo un improvviso e repentino sbandamento che ha causato un’invasione di corsia, sulla colonna di cemento alla fine di una piazzola di sosta. Questa circostanza, sommata al fatto che sull’asfalto i militari non abbiano riscontrato alcuna traccia di frenate, fa ritenere che all’origine della tragedia ci sia stato un malore o un colpo di sonno del conducente. Solo per un caso fortuito in quel momento non sopraggiungeva nessun’altra auto. Oggi a Monserrato si svolgeranno i funerali delle tre vittime.