La Nuova Sardegna

Nuoro

Sos a Bosa, a ottobre ben tre allagamenti

di Alessandro Farina
Sos a Bosa, a ottobre ben tre allagamenti

L’amministrazione Casula è pronta a correre ai ripari. Ormai insufficiente la rete di raccolta delle acque pluviali

17 ottobre 2020
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BOSA. Decine di milioni di euro, in potenza, per la sicurezza della città da possibili future esondazioni del Temo. Ma da decenni sono le acque collinari a creare più di un allarme allagamenti in diversi quartieri di Bosa. Questa la situazione, dopo l’urbanizzazione di parecchie zone dell’agro oggi abitato. Che alla luce di precipitazioni sempre più intense e frequenti, mettono a dura prova una rete di raccolta e smaltimento delle acque pluviali quantomeno sottodimensionata, quando non obsoleta, rispetto alle esigenze di funzionalità e sicurezza di un’altra rete non meno importante: quella viaria e pedonale. Tre allagamenti in un mese fanno più che riflettere, e spingono a soluzioni già considerate per la verità “urgenti” non da ieri.

“È una certezza il fatto che la rete è dimensionata alle necessità di 30-40 anni fa. Salvo singole situazioni particolari non è un problema di caditoie non pulite, ma dell'insieme del sistema”, ribadiscono dal Comune di Bosa, dopo gli episodi del 14 e 15 ottobre che per l’ennesima volta hanno creato disagi ai cittadini, mobilitato la protezione civile, spinto a nuove ispezioni amministratori e tecnici comunali, in testa il vice sindaco Alessandro Campus ed il neo delegato ai servizi tecnologici Federico Ledda.

Il panorama è tecnologicamente desolante: all’incrocio tra Viali e vie Pischedda e Alghero una video ispezione aveva già evidenziato tempo fa “la quasi totale ostruzione della condotta principale” con quindi un deflusso lento. Identica situazione si presenta tra piazza Dante, viale Repubblica e la parte iniziale del viale Alghero in direzione ovest. Per questi tratti di rete a disposizione dal 2017 ci sono tre milioni di euro utili a dare corso ad un intervento risolutivo, anziché a lavoretti tampone, per l’intera zona del Tirassegno e altre vie di Su Seggiu.

“I tecnici a settembre hanno presentato il progetto preliminare che l'ufficio sta istruendo, per essere approvato in Giunta quanto prima. All'intervento è stata data massima priorità”, assicurano dalle fila di Un’Altra Bosa. Da risolvere totalmente invece ci sono gli allagamenti al Corso, tra piazza Fontana e via Gioberti. Anche in questo caso si è in presenza di punti di raccolta insufficienti e rete inadeguata, che spinge ad un nuovo summit tecnico a caccia di soluzioni e necessari finanziamenti. Bosa Marina: per ora non pervenuta.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



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