La Nuova Sardegna

Nuoro

Minacce al veterinario: la condanna è unanime

di Kety Sanna e Federico Sedda
Minacce al veterinario: la condanna è unanime

Bolotana, la sindaca Annalisa Motzo: «Azione inaccettabile e inqualificabile» La minoranza: «Ci chiediamo se la nostra è ancora una comunità per bene»

20 ottobre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





BOLOTANA. Le scritte minacciose contro Andrea Lai, il veterinario del distretto di Macomer che lavora a Bolotana, comparse domenica mattina sui muri di una casa disabitata, di fronte agli ambulatori dell’Assl, sono state cancellate. Resta l’amarezza per un gesto vile rivolto a un professionista che ha sempre lavorato con rispetto e profonda dedizione. La sindaca di Bolotana, Annalisa Motzo, la stessa che qualche settimana fa era stata presa di mira da ignoti grafomani, esprime a nome della comunità, stima e vicinanza al medico che, nonostante tutto, anche ieri era regolarmente al lavoro. «Andrea Lai è sempre stato collaborativo per far fronte a tutte le esigenze dei cittadini, non solo di Bolotana ma di tutto il circondario. Condanniamo l’azione, inaccettabile e inqualificabile, sia nei confronti della persona ma anche per il nostro paese, sempre aperto al dialogo. Mi dissocio da questa modalità di espressione. Non va bene, è da codardi». Alla dura presa di posizione della sindaca si uniscono i consiglieri di minoranza, Antonella Pisanu, Fabrizio Tanchis e Manolo Deriu «vicini ad Andrea Lai, professionista serio oltre che amico», e condannano con forza la scritta intimidatoria apparsa nei suoi confronti. Alla luce di questo fatto, che si aggiunge agli atti incendiari contro una famiglia rom e alle scritte contro il sindaco, i consiglieri della minoranza, nella nota firmata dalla capo gruppo Antonella Pisanu, fanno una domanda inquietante. «Ci chiediamo – scrivono – se la nostra sia ancora una comunità per bene, convinti che tali gesti appartengono a persone di immensa ignoranza e che speriamo non abbiano nulla a che vedere con la nostra cultura e il nostro modo di fare e di essere. Questi episodi, di cui nessuno ha memoria, sono, comunque, un segnale di enorme malessere generale a cui l’istituzione prima di tutto deve cercare di dare risposta». Intanto i carabinieri della stazione stanno lavorando per fare luce sul macabro avvertimento di stampo mafioso, lasciato nottetempo sui muri di via Roma, in pieno centro. Hanno sentito diverse persone e visionato le immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza, nella speranza di poter chiudere subito il cerchio e trovare i responsabili. Il riserbo resta assoluto. Inspiegabile per ora il movente, probabilmente riconducibile all’attività lavorativa svolta dal veterinario nei comuni ricadenti nel distretto di Macomer.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative