La Nuova Sardegna

Nuoro

L’educatore sfida l’ex sindaco Lai

di Michela Columbu
L’educatore sfida l’ex sindaco Lai

Gavoi Futura cerca di scalzare Comunidade, guidata da Sedda in continuità con l’uscente Cugusi

21 ottobre 2020
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GAVOI. È forse una delle competizioni elettorali più seguite, almeno sui social vista l'impossibilità di confronto nelle piazze, quella che si sta svolgendo a Gavoi tra la lista di Comunidade capitanata da Luca Sedda, espressione della amministrazione uscente, e Gavoi Futura, con Salvatore Lai alla guida. Sono 12 contro 12 più i candidati a sindaco, in un duello elettorale che pone sul piatto tante questioni, soprattutto alla luce dei grandi cambiamenti avvenuti nell'ultimo ventennio (come la perdita dell'autonomia per la scuola d'istruzione superiore ad esempio), e delle grandi sfide che attendono il paese nel prossimo futuro. Una comunità che è stata pioniera con la valorizzazione del centro storico, fiore all'occhiello della Barbagia, e che pone come condizione imprescindibile di crescita la possibilità di un nuovo sviluppo in stretta connessione con l'ambiente e ciò che offre (il lago come risorsa turistica in primis), partendo dal primario concetto della sostenibilità.

Salvatore Lai, insegnante in pensione, porta con sé e mette a disposizione della comunità la propria esperienza, maturata in anni di attività politica; 74 anni, sindaco per tre mandati, assessore regionale prima agli Enti Locali, poi al Turismo con Federico Palomba, fa parte del Coordinamento della rete regionale delle associazioni per le aree interne. Fu il promotore del disegno di legge, nel 1995, per la valorizzazione dei centri storici. Luca Sedda, 46 anni, educatore in progetti di inclusione sociale e impiegato al centro per l'impiego locale, porta invece con sé l'esperienza maturata all'interno del movimento di Comunidade. Tra i fondatori, ha seguito esternamente l'attività del movimento nelle azioni portate avanti in questi cinque anni: ora si propone per il dopo Cugusi (candidato a questa tornata come consigliere).

«È fondamentale partire da una idea di territorio – spiega Salvatore Lai, introducendo la sua proposta – perchè è nel saper metterci in rete e nel saper collaborare che dovremo puntare a delle piccole città, formate da piccole comunità satellite, che offrano la bellezza di vivere il paese con i servizi delle grandi città».

Continua invece con un netto stacco con il passato la filosofia su cui si basa la politica di Comunidade: «Attraverso il confronto costante abbiamo maturato una visione alternativa rispetto a quella portata avanti dai gruppi economici e politici dominanti negli anni passati – spiega Sedda – che hanno contribuito a indebolire le nostre comunità rurali e la loro identità produttiva e culturale, a vantaggio dell’accentramento urbano e di un’economia di mercato che mette in primo piano le merci e non le persone». Per Sedda e il suo gruppo il metodo è fondamentale: le commissioni con la partecipazione della popolazione saranno ancora il cavallo di battaglia per proseguire con la democrazia partecipata. Per Gavoi Futura e Lai occorre invece avviare una nuova fase in grado di dare risposte ai bisogni di lavoro con il rilancio dei settori produttivi e dei servizi attraverso un uso sapiente delle nuove tecnologie che produca innovazione e capacità di proporsi ai mercati.

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