Peculato, rinviato alla corte d'appello il procedimento della Barracciu
Si profila un nuovo sconto di pena per l'ex europarlamentare: i reati contestati risalgono al 2007, alcuni caduti in prescrizione
CAGLIARI. I reati commessi in una parte del 2007 risultano prescritti, per Francesca Barracciu si profila un nuovo sconto di pena nell'interminabile processo in cui è imputata di peculato continuato per aver speso illegalmente 77 mila euro destinati al gruppo Pd nel corso della legislatura Soru.
E' stata la Corte di Cassazione nel corso della notte a decidere per il rinvio del procedimento ad una nuova Corte d'Appello dopo che gli avvocati Franco Luigi Satta e Gianfranco Jalecola avevano sollecitato l'annullamento della sentenza con la quale i giudici cagliaritani di secondo grado hanno condannato l'ex europarlamentare a tre anni e tre mesi, riformando in parte la sentenza del tribunale.
I magistrati supremi hanno rilevato la prescrizione di alcuni pagamenti contestati ma non hanno accolto la tesi dei difensori, secondo i quali cinque assegni attribuiti alla Barracciu non erano stati incassati e quindi dovevano restare fuori dal procedimento. Ora per l'ex sottosegretaria bisognerà attendere il deposito della decisione, quindi l'assegnazione del processo a una nuova Corte, che potrebbe essere a Cagliari oppure a Sassari. La certezza è che la pena sarà ridotta di alcuni mesi.