La Nuova Sardegna

Nuoro

Spruzzano spray urticante in un bar, due giovani denunciati

di Alessandro Farina
Spruzzano spray urticante in un bar, due giovani denunciati

TRESNURAGHES. I carabinieri della stazione di Tresnuraghes, al comando del maresciallo Antonio Melis, hanno denunciato nei giorni scorsi in stato di libertà due uomini per “getto pericoloso di cose”,...

2 MINUTI DI LETTURA





TRESNURAGHES. I carabinieri della stazione di Tresnuraghes, al comando del maresciallo Antonio Melis, hanno denunciato nei giorni scorsi in stato di libertà due uomini per “getto pericoloso di cose”, l’accusa dalla quale ora dovranno difendersi di fronte al giudice. In particolare oggetto del lancio era dello spray urticante che un addetto alla vigilanza di esercizi pubblici originario di Bosa ed un disoccupato di Alghero, di cui non sono state rese note le generalità, avrebbero spruzzato senza motivo apparente all’interno di un chiosco bar che si affaccia sul Lungomare Alabe, nella omonima frazione della marina di Tresnuraghes, stabilisce l'esito degli accertamenti. L’episodio risale alla fine di agosto quando, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della locale stazione che fanno capo alla compagnia di Ghilarza, venne spruzzato all’interno del bar The Beach di Porto Alabe lo spray dagli effetti urticanti. Un gesto che nella serata del trenta agosto aveva causato panico tra gli avventori, che avevano abbandonato il locale in tutta fretta per cercare di evitare gli effetti evidentemente spiacevoli della sostanza. Fortunatamente nessuno nel fuggi fuggi che ne era seguito si è fatto male oppure, peggio, è dovuto ricorrere alle cure dei medici, l’epilogo di quanto avvenne nell'esercizio pubblico. Ma l’episodio diventa da quel momento prologo all’avvio di accertamenti e indagini da parte dei militari della stazione di Tresnuraghes. Che nei giorni scorsi hanno messo nero su bianco nomi e cognomi dei presunti responsabili, in una denuncia a piede libero che richiama all’articolo 674 del Codice Penale, il volume giuridico che traccia la fattispecie del “getto pericoloso di cose”. Reato che in caso di eventuale condanna può costare l’arresto fino ad un mese oppure l’ammenda di oltre duecento euro, le pene stabilite dalla legislazione vigente.

Primo piano
I volti della gig economy

L’ordinanza anti-afa, i rider: «Se non lavoriamo non si vive»

di Francesco Zizi
Le nostre iniziative