La Nuova Sardegna

Nuoro

Gavoi, l’affluenza record batte anche il Covid-19

di Michela Columbu
Gavoi, l’affluenza record batte anche il Covid-19

Oltre il 78%. Il paese conferma la partecipazione massiccia alle elezioni Il neo sindaco Lai: «Davanti alla pandemia, prevale il senso delle istituzioni»

28 ottobre 2020
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GAVOI. «Ore 11 a Gavoi hanno già votato in 500». Il messaggino corre veloce nelle chat del territorio e fa capire che la partita è più che seria. 500 persone che alle 11 del mattino del primo giorno di voto, hanno già espresso la loro preferenza mentre negli altri centri le percentuali corrono decisamente con numeri inferiori salvo qualche eccezione, sono il segnale che l’elettorato ci tiene, è interessato, crede nella rappresentanza e vince anche sul Covid. Il risultato lo sappiamo, Salvatore Lai si è imposto su Luca Sedda determinando lo stop all’azione di governo del gruppo di amministratori uscenti che contava di raddoppiare a 10 anni il suo impegno. Ben 78,43 la percentuale finale, più alta rispetto alla precedente consultazione di 8 cifre percentuali. Nel 2015 l’unica lista in campo aveva ottenuto una fiducia piena, con il 70% dei voti, ma ora la partecipazione è stata addirittura maggiore. Su 2295 aventi diritto al voto, si sono recati alle urne 1800 persone. E nel totale sono risultate solo 4 schede bianche e 19 nulle, praticamente pochissime rispetto ai numeri registrati in altri seggi.

«Nella mia sezione, la numero 2, addirittura zero schede bianche – spiega Augusto Perre, 66 anni, storico presidente di seggio assieme a Carmelo Urru e alla più giovane Simona Frau –. Non mi stupisce questa larga partecipazione. Gavoi l’ha sempre dimostrata da quando ricopro questo incarico, ero poco più che 25enne assieme a Carmelo Urru. Da allora posso dire di essere testimone di una partecipazione massiccia costante. La mia sezione è quella del centro storico ed è andata oltre l’80%, ma ha in elenco meno votanti esteri. Conosco bene l’elettorato: la mattina presto, già prima di aprire alle 6 del mattino ci sono sempre i più anziani che magari devono andare in campagna, poi i parrocchiani della messa delle 8, e dopo un po’ più sparsi, fino alle 12, quando arrivano in massa i parrocchiani della messa delle 11. Verso l’ora di pranzo, quando anche i candidati sono a casa, arrivano i timidi o chi ha fretta. Gli anziani sempre presto, i giovani sul tardi. Confronti, discussioni fuori dal seggio, anche tra avversari, sempre. Ora con le liste trasversali nella politica che non ha più schieramenti netti il livello del confronto si è abbassato. Ma la partecipazione è rimasta per fortuna».

Per il neo sindaco Lai, che di partecipazione, seggi e elezioni ha esperienza, «Gavoi conferma sempre la sua partecipazione, ma stavolta credo che con la situazione di incertezza dovuta alla pandemia, abbia prevalso la volontà di credere ancora più fermamente nelle istituzioni e nel loro ruolo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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