La Nuova Sardegna

Nuoro

I vigneti storici finiscono in un albo

di Michela Columbu
I vigneti storici finiscono in un albo

Meana Sardo, iniziativa del Comune per promuovere il territorio e la longevità

29 ottobre 2020
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MEANA SARDO. Come la longevità dei nostri anziani, anche i vigneti possono rappresentare un unicum longevo da tutelare e salvaguardare, e perché no, anche da usare per promuovere il territorio. Meana Sardo da qualche giorno ha dato il via alla istituzione dell’albo dei vigneti storici locali, proprio perché il territorio comunale è ricco di questa tipologia produttiva che ha forgiato il panorama e esaltato di gusto il palato di chi ha la fortuna di assaporare il prodotto delle vendemmie. Cannonau, Bovale (localmente Muristellu) e Monica prodotti in circa 300 ettari di vigneti che si inerpicano eroicamente lungo i pendii di un territorio che si presta a questa coltivazione (“vigneti eroici” è inoltre la possibilità di ulteriore riconoscimento offerta dal Governo per le tipologie come quella di Meana). «Ad un’azione di promozione del paesaggio – spiega il primo cittadino Marco Demuru, 39 anni – si aggiunge anche questa dell’albo dei vigneti storici: abbiamo iniziato, sulla base di un regolamento precedentemente redatto, con la fase di ricerca e di analisi sul campo, e il supporto dell’agenzia Laore con Serafino Urru e Giampiero Zanda. Partiamo dal fatto che anche a livello nazionale c’è una maggiore sensibilità su questo settore grazie anche a politiche molto recenti. Inoltre stiamo portando avanti con Laore anche una ricerca genetica dei vigneti per una maggiore sostenibilità e uno studio approfondito legato ai nuovi impianti, oltre che a tutela e sostegno di questi storici. A Meana abbiamo circa 300 ettari con tre cantine che imbottigliano e una certa produzione anche di vendita all’estero, oltre a numerosi hobbisti. Inoltre dal punto di vista turistico registriamo già da qualche tempo richieste di tour nelle cantine. Partendo da questo va da se che dopo si andrà a strutturare e migliorare anche tutto ciò che riguarda l’offerta ricettiva. Abbiamo comunque registrato un’ottima risposta e collaborazione dei nostri viticoltori». Nella pratica saranno riconosciuti come vigneti storici locali gli impianti che hanno i requisiti perché «hanno un significativo valore storico e ambientale – spiega ancora il primo cittadino – sono elementi fondanti dell’identità e del patrimonio culturale della comunità, valorizzano con la loro continuità nel tempo il lavoro e l’intelligenza contadina e imprenditoriale, costituiscono risorse economiche strategiche e svolgono una funzione fondamentale di attrattori di flussi turistici». Ci saranno quattro sezioni: Over 100 (anzianità produttiva di 90 anni o superiore); Over 70 (anzianità produttiva da 70 a 89 anni); Over 50 (dai 50 ai 69 anni) e infine Over 30 (dai 30 ai 49 anni).

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