La Nuova Sardegna

Nuoro

«I medici sono ormai allo stremo»

«I medici sono ormai allo stremo»

La denuncia della Uil-Fpl: in Malattie infettive e al Laboratorio analisi la situazione è solo peggiorata

01 novembre 2020
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NUORO. «È chiaro che senza il potenziamento umano, oltre che quello strumentale, la situazione non potrà che aggravarsi, ed il personale, allo stremo delle forze, non potrà reggere a lungo questa situazione emergenziale, quindi destinata ad aggravarsi ulteriormente». È il passaggio centrale di una lettera, una nuova lettera, l’ennesima, che i sindacati nuoresi hanno inviato ai vertici della Assl, in primis alla direttrice generale Grazia Cattina e alla direttrice del Distretto sanitario Gesuina Cherchi. «A che serve allestire un ospedale da campo, che risulta inutilizzabile e quindi inefficace alla gestione dell’emergenza pandemica, a causa della carenza delle figure professionali, necessarie al suo funzionamento?» è l’interrogativo dal quale partono i firmatari Franco Licheri e Raffaella Murgia, della segreteria territoriale Uil-Fpl Nuoro Ogliastra.

Malgrado le ripetute segnalazioni e il continuo pressing «per l’assunzione di personale a tempo indeterminato e determinato nei vari reparti dell’ospedale San Francesco di Nuoro, e soprattutto nel reparto di malattie infettive e del laboratorio di analisi cliniche, ancora oggi si registra una situazione immutata, se non peggiorata rispetto alla dotazione organica richiesta; infatti la situazione all’Ospedale San Francesco di Nuoro sta diventando sempre più drammatica» ribadiscono Licheri e Murgia. «È notizia recentissima – segnalano i due sindacalisti della Uil –, che ci sia stato un ulteriore contagio di due medici e di un nuovo operatore socio sanitario dell’Unità operativa di Malattie infettive e viene indicato, dall’esperienza sul campo, che a ciò possa aver contribuito la mancata sanificazione (durante ogni turno di lavoro) del reparto, delle stanze di degenza, della cucina e dello spogliatoio privo di finestre e non arieggiato, proprio perché tale sanificazione, contrariamente a quanto accade oggi, avveniva puntualmente, durante la fase della prima ondata di emergenza sanitaria. È evidente – insistono i due rappresentanti sindacali della Uil-Fpl –, dalle numerose segnalazioni e dalle notizie che ciascuno di noi giornalmente acquisisce, che l’azienda sanitaria fatichi ad organizzare il servizio; pertanto, chiediamo all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu che faccia una verifica sulla situazione, per superare le inadempienze contingenti, e che fornisca al territorio, un adeguato contingente di personale in grado di garantire tutti quei servizi per la salvaguardia e la sicurezza degli operatori e dei pazienti». Fatto sta che non è stato ancora neppure comunicato l’impegno per trovare un locale adeguato da adibire a laboratorio analisi, «invece nel contempo i campioni da analizzare aumentano in maniera esponenziale; si iniziano a registrare pericolosi ritardi nella consegna dei referti, anche se è risaputo che per evitare la propagazione del contagio, è fondamentale il monitoraggio della situazione di positività o negatività. Infatti, è notorio che per evitare la propagazione del contagio, gli strumenti essenziali per bloccare la diffusione del virus, restano il distanziamento sociale, i Dispositivi di protezione individuale, e la tracciabilità, attraverso l’esito dei tamponi».

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