La Nuova Sardegna

Nuoro

Lanusei, scolari e docenti in fila per i primi 340 test

di Giusy Ferreli
Lanusei, scolari e docenti in fila per i primi 340 test

Al via lo screening di massa, ieri esami rapidi alle elementari e medie Il sindaco: un atto dovuto e finanziato dal Comune dopo la scoperta di 5 focolai 

03 novembre 2020
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LANUSEI. Con indosso il grembiulino blu d’ordinanza hanno atteso pazientemente il loro turno. Chiamati uno alla volta dai medici della Assl si sono sottoposti allo screening di massa voluto dal Comune di Lanusei. L’esecuzione dei tamponi rapidi, iniziata alle 9 di ieri mattina nella palestra dell’Istituto comprensivo con i bambini delle scuole elementari, è andata avanti per tutta la giornata con gli esami sui ragazzini delle medie. Alla fine, agli oltre 290 alunni si sono aggiunti gli insegnanti, gli amministrativi nonché gli operatori della mensa scolastica (340 il totale dei test).

«I test, forniti dall’amministrazione comunale – ha dichiarato il sindaco Davide Burchi –, sono stati eseguiti su base volontaria sui bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado, sul personale docente e non docente e sugli operatori esterni che hanno contatti quotidiani con gli alunni». Un’iniziativa necessaria, a tutela di chi nei giorni scorsi non si è sottoposto a test di tampone molecolare: nella cittadina si sono registrati cinque focolai con 25 positivi, alcuni dei quali tra i bimbi in età scolastica. Circostanza questa che ha indotto l’amministrazione comunale, di concerto con l’area sociosanitaria, guidata dal neo direttore Antonello Demontis, e la dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo, a sospendere le lezioni sino allo scorso sabato.

«La partecipazione è stata altissima. I test sono stati eseguiti da un’equipe composta dal personale dell’Igiene pubblica e della direzione sanitaria dell’ospedale, a loro – sottolinea il primo cittadino – va il nostro ringraziamento». Il piano di monitoraggio è stato studiato per diminuire in maniera sensibile i tempi di diagnosi: questa soluzione ha permesso, infatti, lo screening completo dell’intero ciclo di istruzione in una sola giornata. «L’iter di prevenzione e cura è stato dunque accelerato, per un ritorno in tutta sicurezza alla didattica in presenza. Questo tipo di test rapido è stato valutato come la soluzione ottimale in questo periodo critico seppure, purtroppo, non assicuri una risposta definitiva». Qualora ci fosse qualche dubbio con un riscontro positivo bisognerà procedere con ulteriori accertamenti. «In caso di esito positivo – ha concluso a questo riguardo il sindaco Burchi –, infatti, sarà comunque necessario effettuare il test molecolare». A questa giornata di straordinario impegno ne seguiranno presto altre. Il Comune ha acquistato una prima tranche di 1800 kit per gli esami rapidi – costati 16mila euro – che verranno eseguiti anche su altre categorie professionali particolarmente a rischio contagio perché a contatto con il pubblico.

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