La Nuova Sardegna

Nuoro

«Laboratorio medico, la Regione intervenga»

di Sergio Secci
«Laboratorio medico, la Regione intervenga»

Il sindaco di Budoni Giuseppe Porcheddu lancia un nuovo appello per la convenzione con lo Iam

04 novembre 2020
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BUDONI. Da lunedì solo esami a pagamento nel laboratorio medico Iam convenzionato con l’Ats. A causa dell’esaurimento del budget regionale per il 2020, sino a fine anno saranno erogate solo le prestazioni con il pagamento del ticket sanitario. L’appello all’assessorato regionale alla Sanità era stato lanciato nelle scorse settimane dal direttore del laboratorio, il medico Domenico Demuru. «L’interruzione del servizio convenzionato non dipende purtroppo dalla nostra volontà – spiega il sanitario –, ma la nostra struttura ha esaurito ad ottobre il budget assegnato e per venire incontro ai pazienti stiamo proseguendo il servizio di analisi chiedendo il pagamento dei reagenti ma non la nostra prestazione che erogheremo a titolo gratuito». Per i tanti pazienti disseminati nei paesi del circondario (da ricordare che il laboratorio è l’unico che si trova tra Posada e Olbia) l’unica chance è quindi quella di mettere mano al portafoglio o tentare di prenotare una visita al centro prenotazioni dell’Ats, ma mettendo in conto una trasferta ad Olbia o Nuoro. Sulla vicenda, prende posizione anche il primo cittadino di Budoni Giuseppe Porcheddu che chiede un intervento immediato della Regione per permettere ai laboratori privati di proseguire il servizio convenzionato fino a fine anno. «In questo periodo dove è preferibile ed anzi viene consigliato di limitare al massimo gli spostamenti – spiega il sindaco –. Centinaia di malati e persone anziane, dovrebbero spostarsi nelle strutture sanitarie pubbliche di Olbia e Nuoro intasandole e mettendo a repentaglio la loro salute. C’è da sottolineare poi – prosegue Porcheddu – che i laboratori privati eseguono le visite in tempi brevissimi mentre invece sappiamo che in parecchi reparti delle aziende sanitarie i tempi di attesa sono più lunghi». Serve quindi un intervento immediato dell’assessorato alla Sanità per sbloccare l’impasse causato dalla chiusura durante lo scorso lockdown dei laboratori pubblici. «In quei mesi – spiega il direttore dello Iam Domenico Demuru – i pazienti si sono riversati nei laboratori privati convenzionati in maniera considerevole e quindi si è andato ad esaurire anticipatamente il budget regionale stabilito ad inizio anno, abbiamo praticamente raddoppiato i prelievi giornalieri raggiungendo valori di spesa ingenti per i reagenti e non è quindi possibile lavorare sino a fine anno senza i rimborsi del servizio sanitario». Si attendono buone notizie da Cagliari quindi. «Non ci aspettiamo promesse – conclude il sindaco Porcheddu –, ma azioni rapide per la soluzione immediata del problema».

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