La Nuova Sardegna

NUORO. Un focus sul fenomeno della violenza domestica e di genere: è questo l’argomento della riunione presieduta ieri mattina dal prefetto di Nuoro Luca Rotondi in modalità da remoto, nel corso della quale si è fatto un punto della situazione per verificare anche gli effetti del lockdown sull’operatività della rete inter-istituzionale attivata dal “Protocollo di intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei minori” sottoscritto lo scorso anno. Alla riunione hanno partecipato numerosi esponenti della magistratura: il procuratore della Repubblica di Nuoro Patrizia Castaldini, il presidente della Sezione civile del Tribunale di Nuoro Tiziana Longu, il presidente del Tribunale per i minorenni di Cagliari, Guido Pala e il presidente vicario del Tribunale per i minorenni di Sassari Guido Vecchione. Erano presenti rappresentanti della polizia di Stato, dei carabinieri e della guardia di finanza. Hanno partecipato all’incontro anche la dirigente dell’Assl nuorese, un rappresentante dell’Ufficio scolastico provinciale e la presidente dell’Associazione Onda Rosa, oltre agli amministratori locali firmatari del Protocollo. Nel corso dell’incontro, si è dibattuto su alcuni degli aspetti più critici collegati al fenomeno della violenza di genere, anche alla luce dell’emergenza epidemiologica, che da una parte provoca ulteriori difficoltà di accesso delle vittime alle strutture protette per la necessità di eseguire preventivamente il tampone orofaringeo e dall’altra può indurre a condotte abusanti da parte di soggetti violenti. Il prefetto ha posto l’accento sulla necessità di svolgere continue verifiche sui progressi nello sviluppo del protocollo antiviolenza non potendosi escludere che in questa fase di lockdown “attenuato” si registri un innalzamento dei livelli di violenza domestica.