La Nuova Sardegna

Nuoro

TORTOLÌ 

Emergenza sanitaria, Corrias: «All’Usca serve più personale»

TORTOLÌ. Mentre ieri si è registrata la quinta vittima ogliastrina per il coronavirus (come spiegato dal sindaco di Girasole, Gianluca Congiu, si tratta di una donna del oaese, senza patologie...

12 novembre 2020
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TORTOLÌ. Mentre ieri si è registrata la quinta vittima ogliastrina per il coronavirus (come spiegato dal sindaco di Girasole, Gianluca Congiu, si tratta di una donna del oaese, senza patologie pregresse che lottava da due settimane contro il virus) scende in campo il consigliere regionale Salvatore Corrias (Pd), che sottolinea la necessità di potenziare le strutture anti-Covid in Ogliastra, oltre che aprire un Covid Hotel. «Da settimane – dice Corrias – scriviamo con insistenza ai vertici amministrativi e politici della sanità in Sardegna per rappresentare l’improrogabile necessità di rafforzare tutto il sistema sanitario destinato a fronteggiare l’emergenza epidemiologica. Anche a seguito di quanto ho espresso in occasione della seduta della conferenza socio-sanitaria del territorio, rinnoviamo all’Ats nella persona del nuovo commissario straordinario, e all’assessore Nieddu, in primo luogo, la richiesta di aumentare la dotazione organica dell’Usca a Barisardo)». Il consigliere dem ricorda che dato l’elevato numero di contagiati in isolamento nelle proprie abitazioni, essendo insufficiente il numero degli operatori che vi svolgono servizio, è impossibilitata a monitorarne il decorso. Oltre a questo, chiede l’impegno del commissario Temussi e dell’assessore Nieddu per individuare le opportune modalità per consentire anche all’Ogliastra di avere un presidio alberghiero Covid, così come si è ipotizzato per gli altri territori della Regione. «La struttura alberghiera – rimarca Congiu – consentirebbe di disporre di locali appositi, con servizi standard garantiti, in cui poter alloggiare i pazienti negativizzati, i positivi asintomatici e i loro contatti stretti, alleggerendo così non solo il lavoro dell’Usca ma anche quello dei professionisti sanitari che si occupano di assistenza domiciliare». (l.cu.)

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