La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, il museo che verrà: dal bookshop ai laboratori didattici al ristorante all'aperto

Nuoro, il museo che verrà: dal bookshop ai laboratori didattici al ristorante all'aperto

Proseguono spediti i lavori per il nuovo Man in piazza Satta. Nei rendering all’esterno del cantiere come sarà fra un anno

12 novembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Avviati nel luglio scorso con un leggero ritardo rispetto alla tabella prevista, a causa del Covid, procedono ora a pieno ritmo i lavori di ristrutturazione dell’edificio in piazza Satta che ospiterà il nuovo museo Man. Coordinati dall’architetto Renzo Marratzu, che ha completato e reso attuale quanto realizzato negli anni scorsi dai colleghi Ignazio Caredda e Gianni Filindeu, i lavori dovrebbero concludersi nel maggio 2021, termine di consegna fissato dall’appalto della Provincia. Per la ristrutturazione e l’adattamento a fini museali l’ente ha a disposizione un milione 245 mila euro, ai quali si aggiungono 255 mila euro che serviranno per gli arredi del museo e dei nuovi servizi che il Man offrirà ai visitatori.

Intanto, per i più curiosi, nella recinzione del cantiere in piazza Satta è stata affissa una serie di immagini che rappresentano il museo che verrà (si tratta di rendering realizzati dallo studio Inoke), anche se alcuni particolari probabilmente saranno da definire in corso d’opera. La struttura – l’ex albergo Sotgiu, in realtà mai aperto –, che si sviluppa su quattro piani più il seminterrato, avrà probabilmente un giardino d’inverno nell’attico e una sala convegni e concerti capace di ospitare 80 persone. Un’altra ipotesi presa in considerazione è utilizzare il terrazzo per servizi di bar e ristorazione all’aperto nei periodi più caldi (la cucina sarà comunque situata nel seminterrato), un po’ come accade in molti musei europei. Un’ipotesi che nell’era del Covid diventa anche un’esigenza. Questi servizi saranno con tutta probabilità appaltati a gestori esterni, come più volte ha avuto modo di dire il presidente del Man Tonino Rocca, ed è chiaro che gli amministratori del museo dovranno cercare di rendere appetibile la loro proposta.

Tornando al seminterrato, costituito sostanzialmente dall’ex casa Deriu con ingresso in via Angioy, oltre alla caffetteria, in un locale attiguo troverà spazio il deposito del museo: qui con tutta probabilità sarà collocata larga parte della collezione permanente che al momento conta circa 800 opere. I tre piani soprastanti avranno dunque tutte finalità espositiva, con il bookshop all’ingresso, mentre come si diceva l’attico con la sala riunioni potrà ospitare convegni e concerti, certo riservati a un pubblico non numeroso. Anche i laboratori per bambini, una delle attività premianti del Man, si svolgeranno in piazza Satta.

E la sede storica del museo in via Sebastiano Satta a cosa servirà? Ospiterà una selezione della collezione permanente, si pensa limitata a 200 opere. Ma tutte queste decisioni, una volta completato il nuovo museo, saranno di competenza della Fondazione, quando sarà completata la trasformazione istituzionale alla quale la Provincia sta lavorando e ha già ottenuto parere favorevole dal Comune di Nuoro e dalla Fondazione di Sardegna, mentre la Regione tarda a intervenire. (p.me.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative