La Nuova Sardegna

Nuoro

Prostituzione minorile, la parte lesa in aula scagiona l’imputato

Prostituzione minorile, la parte lesa in aula scagiona l’imputato

NUORO. «Non c’è mai stato un rapporto sessuale e nemmeno un tentativo»: lo ha ripetuto più volte, ieri mattina, in udienza, uno dei due giovanissimi, e parte lesa, sentito come teste al processo che...

13 novembre 2020
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NUORO. «Non c’è mai stato un rapporto sessuale e nemmeno un tentativo»: lo ha ripetuto più volte, ieri mattina, in udienza, uno dei due giovanissimi, e parte lesa, sentito come teste al processo che vede un conoscente dei due ragazzi a giudizio con l’accusa di prostituzione minorile. Secondo quanto aveva ricostruito l’inchiesta della Procura, infatti, l’uomo, residente a Bitti, aveva cercato di indurre un ragazzino, che all’epoca aveva 14 anni, a compiere atti sessuali in cambio della somma di 300 euro o di un telefono cellulare, ma alla fine non era riuscito nel suo intento perché la persona offesa si era rifiutata. Ieri, al processo davanti al tribunale collegiale, è stato sentito il giovanissimo che per l’accusa aveva subìto la violenza consumata.

Ma quest’ultimo, in aula, ha escluso che ci sia stato un rapporto sessuale tra lui e l’attuale imputato, e ha escluso che ci sia stato anche solo un tentativo. Per lui l’imputato era come un padrino, e sentiva la sua figura come punto di riferimento quasi paterno. Ma nulla di più o di diverso.

La parte lesa, rispondendo alle domande dell’avvocato della difesa, Emilia Fois, ha anche aggiunto che se sia lui, sia qualche altro ragazzino, si recavano a casa dell’attuale imputato, era solo per giocare alla play station, e non certo per essere coinvolti in atti sessuali. Di tutt’altro avviso, invece, la pubblica accusa, rappresentata dal pm Giorgio Bocciarelli, che sin dall’inizio ha sempre sostenuto che gli atti sessuali, o comunque il tentativo di averli con i minori, ci siano stati e che siano stati parte di uno scambio, visto che l’imputato, sostiene l’accusa, in cambio offriva soldi, sigarette o ricariche telefoniche. Il processo riprenderà a febbraio: in quella data verranno sentiti altri testimoni. (v.g.)

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