La Nuova Sardegna

Nuoro

Covid, screening gratuito a Lanusei

di Giusy Ferreli
Covid, screening gratuito a Lanusei

Centinaia in fila per eseguire il test con i medici e gli infermieri dell’Usca

15 novembre 2020
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LANUSEI. Scene di ordinaria preoccupazione in tempi di straordinaria emergenza. Una lunga fila di persone, ieri mattina si snodava alla periferia di Lanusei. Una lunga fila di persone, ieri mattina si snodava alla periferia di Lanusei, nei pressi del Palalixius. Tra le centinaia di uomini, donne e bambini in attesa dello screening di massa voluto dall’amministrazione comunale c’era chi chiedeva se si potesse fare il tampone rapido anche senza prenotazione, chi si affrettava dopo aver saltato il turno per non aver sentito l’appello (rigorosamente in ordine alfabetico) e chi fumava nervosamente una sigaretta. Poco distante, all’ingresso del palazzetto dello sport, vigili urbani, assessori e consiglieri comunali regolavano le entrate per evitare assembramenti. Dentro, nelle nove postazioni allestite per eseguire gli esami con i kit, medici e infermieri dell’Usca, servizio di Igiene pubblica, direzione sanitaria dell’ospedale Nostra signora della Mercede e cooperativa Serena, si affaccendavano ad eseguire i tamponi. Con loro il sindaco, Davide Burchi, visibilmente preoccupato per l’andamento dei contagi nella cittadina (oltre una quarantina) e il neo direttore della Assl ogliastrina, Antonello Demontis. Bardato come se dovesse andare in guerra, il medico di Ulassai chiamato dalla giunta regionale a guidare la transizione dell’area sociosanitaria in azienda locale, ha voluto ribadire l’importanza della sinergia tra i diversi attori, istituzionali e non. «Questo – ha detto Demontis – è un ottimo esempio di collaborazione tra enti del territorio che hanno un unico obiettivo: sconfiggere il Covid 19». Alla fine di una giornata estenuante, l’ottimo dato riscontrato nel corso dello screening – su 819 tamponi eseguiti solo 3 si sono rivelati positivi – ha consentito al primo cittadino di tirare un sospiro di sollievo. «Siamo sulla strada giusta. Tuttavia non dobbiamo abbassare la guardia, anzi dobbiamo intensificare di più le misure di prevenzione» ha dichiarato il sindaco Burchi. Che assieme ai vertici Assl ha però un’altra criticità da risolvere: la presenza nel presidio ospedaliero (classificato come no Covid) di alcuni pazienti positivi al virus anche se con sintomi lievi, ricoverati in un’ala di Ortopedia chiusa da mesi alle degenze per mancanza di specialisti. La priorità: trovare una sistemazione adeguata per questi pazienti per scongiurare il rischio che il virus dilaghi nelle corsie del Nostra signora della Mercede.

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