La Nuova Sardegna

SILANUS. La data dell’incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, resta da definire ma verrà comunicata a breve. Il faccia a faccia tra i sindaci di Nuoro e del Marghine, i rappresentanti del territorio e l’esponente della giunta Solinas, invocato e atteso da tempo, si terrà a Silanus. «Mi auguro – sottolinea il primo cittadino Gian Pietro Arca – che sia l’inizio di una fase migliore rispetto alla precedente. Un nuovo ciclo dove le esigenze delle comunità vengano messe al primo posto. Il fine ultimo è quello di ottenere un sistema sanitario in grado di tutelare la salute pubblica». L’emergenza Covid ha fatto emergere disservizi e carenze nella medicina di prossimità. Al collasso, per via dei tagli indiscriminati e della mancanza cronica di personale, non riesce a rispondere ai bisogni delle popolazioni. Da qui la denuncia caparbia e instancabile del sindaco di Silanus che, suo malgrado, si è visto costretto a disporre il lockdown. L’alto numero di contagi e il decesso di tre persone lo avevano portato a “chiudere” il paese fino a mercoledì 18. Una nuova ordinanza ha, però, prorogato il confinamento di un’altra settimana. Si potrebbe tornare a circolare senza restrizioni dal 26 novembre. Tante, dunque, le questioni aperte da discutere col numero uno della sanità isolana. «La situazione drammatica in cui versa l’ospedale San Francesco di Nuoro, in particolare, il reparto di oncologia. Il Servizio di Igiene e Sanità pubblica e il Pronto soccorso. E poi – precisa Gian Pietro Arca – ci sono le problematiche dei vari distretti, tra cui quelle del poliambulatorio di Macomer. L’assessore dovrà, inoltre, spiegare chi sia il responsabile dello smantellamento della cosiddetta “Area Covid” istituita nel nosocomio barbaricino durante la Fase 1 della pandemia. Operazione – conclude il sindaco, – che, a mio avviso, ha mandato ulteriormente in tilt la struttura sanitaria nuorese».