La Nuova Sardegna

Nuoro

Olzai, la sindaca neo eletta «I circoli devono riaprire»

di Michela Columbu
Olzai, la sindaca neo eletta «I circoli devono riaprire»

«Le attività vanno aiutate con i ristori ma anche con orari come quelli dei bar » E intanto il quadro dei contagi nel paese «risulta notevolmente migliorato»

17 novembre 2020
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OLZAI. Con la giunta comunale ufficializzata, la neo sindaca di Olzai Maria Maddalena Agus può iniziare il suo mandato amministrativo. Il consiglio comunale del 12 novembre scorso ha tenuto a battesimo la nuova squadra di governo che potrà contare sulla competenza di Giovanni Maria Morisano, 52 anni, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture, di Marcello Moro, 44 anni, a cui è stato affidato il settore Ambiente, Territorio e Sport, e di Emanuela Rita Piras 53, che si dovrà occupare invece di Cultura e Turismo. I consiglieri di maggioranza Cipriano Moro 42, e Elena Siotto, 39, sono stati invece delegati rispettivamente su Associazionismo e volontariato, e Politiche giovanili e per la casa. «Iniziare il mandato in questo periodo, certo per la situazione di emergenza che stiamo vivendo, ma anche perché a fine anno gli adempimenti per un municipio, si sa, sono tanti – ha commentato ieri la neo prima cittadina Agus – rappresenta sicuramente un grande impegno. Ma siamo entusiasti e carichi per lavorare per la nostra comunità che come tutte sta soffrendo in particolare modo per questo periodo». Una delle prime azioni dell’amministrazione è stata infatti quella di unirsi alle richieste del coordinamento associazioni sarde, della quale sostiene la mobilitazione con l’obiettivo di chiedere la collaborazione alla Regione e ai Comuni affinché si attivi un fondo straordinario che permetta alle associazioni sportive, culturali e di promozione sociale e circoli privati, chiusi per Dpcm, di pagare i canoni di affitto e le utenze. «Anche nella comunità di Olzai sono presenti attività di questo tipo – spiega Agus – e nella situazione dovuta allo spopolamento che stiamo vivendo, non ci possiamo permettere di perdere nessuna occasione di lavoro e sostentamento. La serrata imposta dall’ultimo Dpcm si aggiunge a quella di marzo, aprile e maggio, ragion per cui la loro situazione è insostenibile. Queste attività, non solo vanno aiutate con dei ristori sostanziali ma diventa urgente e inderogabile una modifica del Dpcm e prendere atto che le condizioni in cui loro operano sono rispettose delle norme Covid ed è urgente deliberare la loro riapertura almeno per gli orari concessi alle attività similari come i bar». Nel Comune sul Rio Bisine il quadro dei contagi, secondo l’ultima comunicazione della sindaca del 7 novembre, «risulta notevolmente migliorato anche se il virus non risulta ancora debellato».

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