La Nuova Sardegna

Nuoro

BOSA 

Rischio idrogeologico, ok dalla Regione per le opere

di Alessandro Farina
Rischio idrogeologico, ok dalla Regione per le opere

BOSA. L’assessore regionale ai lavori pubblici, in qualità di commissario delegato, ha sottoscritto l’accordo quadro che permetterà di sveltire l'iter per la realizzazione di una serie di opere che...

22 novembre 2020
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BOSA. L’assessore regionale ai lavori pubblici, in qualità di commissario delegato, ha sottoscritto l’accordo quadro che permetterà di sveltire l'iter per la realizzazione di una serie di opere che in futuro metteranno in sicurezza la valle del Temo, e permetteranno il contrasto al dissesto nelle aree interessate dal Piano di assetto idrogeologico. Ne da notizia il consigliere regionale dei Riformatori Alfonso Marras, che ricorda come attualmente sono appunto in fase di progettazione opere per quasi cinquanta milioni di euro. «Il Temo è una risorsa ambientale e paesaggistica unica per il nostro territorio, per il rilancio della sua economia, per la promozione e crescita turistica. Ma proprio la presenza del corso d’acqua condiziona la vita della comunità e sull’area urbana di Bosa, in particolare, vigono le rigide norme del Pai, del Piano stralcio delle fasce fluviali e del più recente Piano di gestione del rischio dalle alluvioni» la premessa di Alfonso Marras.

Viene quindi prevista una serie di opere tese appunto a mitigare il rischio idrogeologico e di conseguenza ad alleggerire un carico di vincoli dai pesantissimi effetti. Si parte ad esempio dall’importanza che può e deve rivestire la diga di Monte Crispu, che dovrebbe “laminare”, cioè frenare, ritardare, una eventuale ondata di piena del Temo e rilasciare acqua alluvionale gradatamente a valle. Ma il manufatto, malgrado la fine dei lavori di realizzazione risalga ai primi anni settanta e si sia anche intervenuti nel recente passato con ulteriori interventi, non è neanche entrato nella fase iniziale dell'iter di collaudo. Anche di questo argomento, insieme alla questione delle arginature tra la diga e la città di fondo valle, si è discusso nell’incontro avvenuto a Bosa l’otto settembre scorso, su un panorama progettuale di mitigazione dal rischio idrogeologico e messa in sicurezza dell’abitato che prevede interventi per ben 46,146.000 euro circa. Grazie alla sottoscrizione dell’accordo quadro nei giorni scorsi «Sarà possibile procedere con gli interventi che sappiamo essere di importanza fondamentale per la nostra città. Solo così si potranno affrontare, mitigare ed eliminare i vincoli che fino ad oggi hanno ostacolato lo sviluppo del nostro territorio e di tutte le attività che all’interno di esso esistono» conclude Alfonso Marras.

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