La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosa, ora il coprifuoco scatta alle 19

di Alessandro Farina
Bosa, ora il coprifuoco scatta alle 19

Ordinanza dopo l’impennata di contagi. Oltre 4 persone è già assembramento

24 novembre 2020
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BOSA. Coprifuoco dalle 19 alle 05 del giorno seguente, gli orari nei quali saranno consentiti esclusivamente spostamenti motivati per esigenze di lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute; divieto di assembramento oltre 4 persone alla volta nei pubblici esercizi o spazi all’aperto; obbligo di portare sempre la mascherina; divieto di allestire mercatini all’aperto; sono le principali disposizioni valide dal 24 novembre fino al 3 dicembre a Bosa. Ancora: nelle scuole cittadine è ammessa esclusivamente la didattica a distanza per ogni ordine e grado di studi, dall’infanzia alle medie fino agli istituti superiori, in questo caso compresi i laboratori, fino al 7 dicembre. Queste alcune delle principali disposizioni restrittive decise dal sindaco di Bosa Piero Franco Casula ieri, messe nero su bianco in tre distinte ordinanze firmate nel tardo pomeriggio.

Fino al tre dicembre compreso, inoltre, tutti gli esercizi commerciali, distributori automatici e attività di vendita di generi alimentari chiuderanno a Bosa alle ore 18 e terranno abbassate le serrande la domenica e i giorni festivi. Mentre solo tabaccherie ed edicole hanno facoltà di apertura le mattine delle domeniche e dei festivi. Le sole attività di gastronomia potranno operare dalle 18 alle 22 e la domenica tutto il giorno fino alle 22, ma esclusivamente per consegne a domicilio. Anche tutti gli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (Bar, ristoranti, pizzerie, trattorie, bistrot) dovranno chiudere i sabato e le domeniche, mentre dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 22 ed i sabato e domenica tutto il giorno fino alle 22 potranno esclusivamente operare consegne a domicilio.

Nel corso della giornata, cioè nelle ore non comprese tra le 05 e le 19, Piero Franco Casula stabilisce inoltre che è fortemente “raccomandato non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Novantadue positivi, 40 in più registrati solo nello scorso fine settimana, pesano insomma come un macigno sul già gravoso bilancio della seconda fase di pandemia da Covid-19 a Bosa. Sempre ieri di fronte ai locali della Croce Rossa di Bosa Marina, grazie all’impegno logistico del locale Comitato Cri, è stato allestito un punto drive-in per eseguire i tamponi, un centinaio quelli effettuati, alle persone che rientravano nel tracciamento ricostruito nelle scorse ore.

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