Tirrenia molla gli ormeggi Martedì sit-in di protesta
di Lamberto Cugudda
Oggi sono in calendario le due ultime corse da Arbatax verso la penisola In programma una manifestazione nata sui social per evitare la cancellazione
28 novembre 2020
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ARBATAX. Se le condizioni meteomarine consentiranno l’attracco della navi traghetto, quest’oggi poco prima dell’alba e alla mezzanotte, dovrebbero svolgersi le due ultime corse marittime da e per Civitavecchia dallo scalo marittimo arbataxino. Per martedì sera, dalle ore 20 fino alle 21.30, organizzata da un comitato spontaneo di cittadini, è prevista una manifestazione (in auto) nel porto. La scorsa settimana, la Cin Tirrenia ha infatti annunciato la decisione di fermare i traghetti dal primo giorno di dicembre a causa della situazione di incertezza, vista la mancanza di risposte sulla convenzione. Le tratta che verranno chiuse sono la Civitavecchia-Arbatax-Cagliari (e viceversa); la Genova-Olbia-Arbatax – che nel porto ogliastrino da sei anni è operativa solo da fine luglio alla prima settimana di dicembre – la Napoli-Cagliari, la Cagliari-Palermo. Verrà fermata anche Termoli-Tremiti.
Nei prossimi giorni, organizzato dal sindaco di Tortolì-Arbatax, Massimo Cannas, si terrà un incontro con l’assessore regionale ai Trasporti, Giorgio Todde. Vi prenderanno parte il consigliere regionale ogliastrino Salvatore Corrias (Partito democratico), i presidenti delle tre Unioni dei Comuni dell’Ogliastra (Gianluca Congiu, Ivan Mameli e Mariano Carta) i segretari generale provinciali e territoriali di Cgil-Cisl-Uil (Giacomo Pani, Michele Muggianu e Mario Arzu,) i vertici di Confindustria Sardegna Centrale. Si dovrà studiare una linea d’azione comune per riuscire a scongiurare la prevista chiusura, a partire dalla giornata di martedì prmo dicembre, dell’unica tratta marittima annuale e bisettimanale ormai rimasta allo scalo marittimo di Arbatax e dunque dell’intera Ogliastra.
La protesta o “sit-in in automobile”, nata sui social, è in programma dalle 20 alle 21.30 di martedì, serata in cui, alle 23, sarebbe dovuta attaccare ad Arbatax, proveniente da Cagliari, la nave passeggeri Cin Tirrenia diretta a Civitavecchia. A quanto si sa, i manifestanti, a bordo delle proprie auto, si metteranno in fila nella banchina di levante, dove attraccano i traghetti, come se dovessero imbarcarsi. Ognuno, sui finestrini o nel parabrezza metterà un cartello sul parabrezza dell’auto con la scritta “Io sono di Arbatax (o di altri centri ogliastrini) e voglio partire”.
La protesta potrebbe essere ripetuta, ogni martedì e sabato sera (giorni in cui partivano le navi per il porto laziale) fino a quando no si riuscirà a scongiurare la soppressione della tratta marittima.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nei prossimi giorni, organizzato dal sindaco di Tortolì-Arbatax, Massimo Cannas, si terrà un incontro con l’assessore regionale ai Trasporti, Giorgio Todde. Vi prenderanno parte il consigliere regionale ogliastrino Salvatore Corrias (Partito democratico), i presidenti delle tre Unioni dei Comuni dell’Ogliastra (Gianluca Congiu, Ivan Mameli e Mariano Carta) i segretari generale provinciali e territoriali di Cgil-Cisl-Uil (Giacomo Pani, Michele Muggianu e Mario Arzu,) i vertici di Confindustria Sardegna Centrale. Si dovrà studiare una linea d’azione comune per riuscire a scongiurare la prevista chiusura, a partire dalla giornata di martedì prmo dicembre, dell’unica tratta marittima annuale e bisettimanale ormai rimasta allo scalo marittimo di Arbatax e dunque dell’intera Ogliastra.
La protesta o “sit-in in automobile”, nata sui social, è in programma dalle 20 alle 21.30 di martedì, serata in cui, alle 23, sarebbe dovuta attaccare ad Arbatax, proveniente da Cagliari, la nave passeggeri Cin Tirrenia diretta a Civitavecchia. A quanto si sa, i manifestanti, a bordo delle proprie auto, si metteranno in fila nella banchina di levante, dove attraccano i traghetti, come se dovessero imbarcarsi. Ognuno, sui finestrini o nel parabrezza metterà un cartello sul parabrezza dell’auto con la scritta “Io sono di Arbatax (o di altri centri ogliastrini) e voglio partire”.
La protesta potrebbe essere ripetuta, ogni martedì e sabato sera (giorni in cui partivano le navi per il porto laziale) fino a quando no si riuscirà a scongiurare la soppressione della tratta marittima.
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