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Nuoro

Bosa si risveglia allagata, il Temo a livelli di guardia

di Alessandro Farina
Bosa si risveglia allagata, il Temo a livelli di guardia

Notte di impegno per la Protezione civile: strade e piani bassi delle case inondati Il sindaco Casula: “L’emergenza non è conclusa, chiederemo lo stato di calamità”

09 dicembre 2020
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BOSA. Strade e piani bassi delle abitazioni allagate, smottamenti in diverse strade, il Temo oltre un metro e mezzo su in poche ore. È stata una notte di forte impegno per Protezione Civile, Vigili del Fuoco, polizia municipale, barracelli, forze dell’ordine, amministratori, quella tra il sette e l’otto dicembre a Bosa. L’allerta “Gialla” prosegue anche in queste ore nel monitoraggio del Temo, ma soprattutto dei canali e ruscelli che lo alimentano, compresi quelli che di fatto attraversano vaste aree urbane per raggiungerlo.

“Ci prepariamo a dichiarare lo stato di calamità naturale”, annuncia il sindaco. L’ennesima, nella Bosa che sa affrontare le ire del fiume con prudenza secolare, ma sempre più insofferente alle tante, troppe, carenze di una rete di smaltimento delle acque e di collegamenti viari fragili che, queste sì, fanno acqua da molte parti ormai da troppi anni. Sul fiume si riversano dalla diga “tre metri cubi d’acqua al secondo”, registra e comunica Enas al sindaco Casula alle 3 del mattino del giorno dell'Immacolata. È il picco di un’onda di piena che tra i ponti carrabili e pedonali di Bosa significa un metro e mezzo d’altezza in più sul normale livello del fiume, e tanta corrente e detriti a tenere svegli pescatori e diportisti. Come di un metro e mezzo sopra il ponte sommergibile è il livello nella zona rurale di Su Adu, che costringe il primo cittadino a chiudere la struttura già prima di mezzanotte del 7 dicembre, quando la macchina dei soccorsi è già all’opera da ore, per aiutare i cittadini in difficoltà. Non per l’acqua del Temo, che ben riesce a reggere un naturale impatto meteorico invernale ormai, ma per quella in arrivo dalla corona di colline attorno a Bosa. L’impegno e le idrovore di Vigili del Fuoco, Comitato Croce Rossa Italiana di Bosa e Barracelli è in via Allende, sul fianco di Monte Furru nelle case di S’Istagnone, in via Sant’Antonio e nel quartiere di Santa Caterina. Mentre altre vie (Nazionale, parte del viale Giovanni XXIII, parte iniziale del viale Alghero, l’ingresso di Bosa Marina, la litoranea Bosa Marina-Turas) devono attendere che l’intensità della pioggia cali per svuotarsi gradatamente. Tre smottamenti si verificano poi all’incrocio della provinciale nel tratto Turas-Modolo-Magomadas, a Pessighette nella Modolo-bivio 129 bis in nottata, e ieri sulla ss 129 bis fra Suni e Bosa dove gli enti competenti intervengono per garantire il passaggio dei mezzi. Queste le priorità raccontate dagli assessori Alessandro Campus e Federico Ledda. Mentre “Dalla diga fuoriesce un metro e mezzo cubo d’acqua al secondo. L’attenzione deve rimanere alta” ammonisce il sindaco.

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