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Nuoro

Via Pertini, ultimo esproprio milionario

Via Pertini, ultimo esproprio milionario

Il Comune versa la quinta rata agli ex proprietari e salda il debito da 2 milioni 740 mila euro. L’ente condannato nel 2015

10 dicembre 2020
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NUORO. Con il pagamento della quinta e ultima rata di 618 mila euro ai 17 comproprietari di un’area a Funtana Buddia diventata pubblica nel 2008, il Comune qualche giorno fa ha chiuso l’ultimo degli espropri d’oro che nel corso dei decenni passati hanno provocato il dissesto finanziario dell’ente arrivato sino ai giorni nostri. L’area in questione è una strada, l’odierna via Pertini, che collega il cosiddetto asse attrezzato con la caserma dei vigili del fuoco, realizzata attorno agli stessi anni. Via Pertini è la parallela di via Don Bosco, strada principale di una zona che nell’ultimo periodo ha assunto una grande importanza nel commercio cittadino per la presenza crescente di grande distribuzione, megastore e servizi di ristorazione.

Eppure appena 12 anni fa quella strada di 500 metri per 25 di larghezza (dall’incrocio con le odierna via Delitala alla caserma dei pompieri) per i tecnici comunali non valeva più di 250mila euro. Tanto, infatti, i 19 proprietari (appartenenti a un unico ceppo familiare) si videro assegnare d’ufficio tempo dopo l’esproprio. Una cifra notevolmente sottostimata, come hanno dimostrato le sentenze intervenute successivamente, visto che i proprietari fecero causa al Comune chiedendo il giusto prezzo per quell’area di circa un ettaro e 2500 metri quadri (che fra l’altro era diventata edificabile dal 1980 e godeva di un discreta volumetria).

I proprietari si oppongono e la disputa finisce in tribunale, dove un arbitrato stabilisce che sia congrua una somma risarcitoria pari a un milione e 200 mila euro. I privati sono d’accordo, anche se per loro l’area vale di più. L’amministrazione e i suoi rappresentanti legali in un primo tempo sembrano voler accettare, poi ci ripensano e si imbarcano in un contenzioso di fronte alla corte d’appello che nel 2015 stabilisce la ragione dei proprietari e il diritto al pagamento di due milioni 734 mila euro: più del doppio della somma che il Comune non aveva voluto sborsare respingendo la decisione dell’arbitrato.

Una somma non da poco dunque per la giunta Soddu, insediata da due anni e già alle prese con una gravissima crisi finanziaria dovuta, principalmente, ai mutui che erano stato contratti per soddisfare i proprietari dei precedenti espropri che si erano rivolti al tribunale e avevano visto riconosciute le proprie obiezioni. Il fatto è che quegli espropri risalivano agli anni 60, 70 e 80 e il problema delle loro valutazioni sottostimate, riconosciute poi daun’infinità di sentenze, non era ancora esploso in Italia, e dunque anche a Nuoro. È perciò ancora più singolare che nel 2008, quando fu espropriata l’area di Funtana Buddia, non si pensò affatto ai rischi che si correvano sottopagando i terreni. Dopo la sentenza il Comune chiese ai proprietari di poter dilazionare il debito vicino ai tre milioni. Il pagamento dell’ultima rata chiude oggi una vicenda che ha del grottesco. (p.me.)

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