La Nuova Sardegna

Nuoro

Congelati 3 milioni al Gal: «Conflitto di interessi»

di Alessandra Porcu
Congelati 3 milioni al Gal: «Conflitto di interessi»

La Regione ha bloccato i fondi perché tra i beneficiari figura il presidente Sulas «Ho lavorato gratis»: l’interessato si difende e annuncia ricorso amministrativo 

18 dicembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Revoca dell'ammissione a finanziamento del Gal Marghine. La determinazione firmata il 4 dicembre scorso dal direttore del Servizio Sviluppo dei territori e delle comunità rurali, Maria Giuseppina Cireddu, è chiara. Il Gruppo d'azione locale non potrà beneficiare dei 3 milioni di euro stanziati per il Programma di sviluppo rurale 2014-2020.

“Conflitto d'interesse”, questa la motivazione contenuta nelle sei pagine del documento. A detta della Regione, nello specifico dell'ufficio preposto che fa capo all'assessorato dell'Agricoltura e Riforma agropastorale, a stridere con le condizioni di ammissibilità ai bandi sarebbe la presenza nel Consiglio di amministrazione del Gal del suo presidente, Sergio Sulas, che figurerebbe tra i beneficiari dei fondi. «Il Cda – spiega il direttore Stefano Carboni – non ha mai elaborato o approvato i bandi. Come da regolamento interno, quel compito spettava e spetta solo a me. Le scelte e le decisioni condivise hanno sempre determinato procedure che garantissero chiarezza dei ruoli, trasparenza e imparzialità».

«Sono stato parte attiva nel progetto pilota Kent'Erbas – precisa Sulas – ho messo a disposizione le mie conoscenze, investendo tempo ed energie senza mai percepire un euro per il mio incarico. I beneficiari di questa ricerca originale, che ha ispirato altre proposte progettuali in capo al Cnr nazionale con la collaborazione di diverse entità regionali, sono esclusivamente l’Università di Cagliari e Agris. Il Gal Marghine ha sempre pubblicato tutti gli atti. La sua sezione trasparenza è stata certificata dall’Autorità nazionale anti corruzione. Altri Gruppi d'azione locale non fanno lo stesso, da anni. Nessuno ancora oggi – rimarca il presidente – sa spiegarsi il reale motivo di quanto sta accadendo e la causa di questa improvvisa e ingiustificata presa di posizione che tanto assomiglia a un vero e proprio accanimento legato a questioni che poco avrebbero a che fare con una strategia di sviluppo economico e sociale di un'area che si basa su processi di tipo partecipativo. Revocando i finanziamenti si sottraggono risorse importanti destinate a finalità sociali e di impresa. Il mandato assembleare è chiaro – tuona Sergio Sulas – bisogna tutelare le ragioni del Gal, del suo territorio e dei suoi beneficiari, in tutte le sedi opportune e utili. A breve ricorreremo al Tar. L’auspicio è quello di trovare un giudice che valuti serenamente e con imparzialità l'intera vicenda». In attesa di ulteriori sviluppo non resta che registrare al momento la perdita di una somma ingente.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative