La Nuova Sardegna

Nuoro

Il sindaco di Oliena: black out sul Covid, per 16 giorni zero aggiornamenti sui casi

di Giusy Ferreli
Il sindaco di Oliena: black out sul Covid, per 16 giorni zero aggiornamenti sui casi

Bastiano Congiu ha anche scritto a Procura e Prefettura

21 dicembre 2020
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OLIENA. Se sedici giorni di black out comunicativo tra il Comune di Oliena e l’Ats sul numero dei positivi sembrano pochi, provare a chiedere al sindaco, Bastiano Congiu. Che, dopo una lettera alla Procura di Nuoro, cinque al prefetto, un numero imprecisato di solleciti e una trentina di telefonate al giorno da parte dei suoi preoccupati concittadini, si è dovuto recare di persona nella sede del distretto sociosanitario per avere o, come afferma l’amministratore, per “estorcere” i dati ufficiali sulla diffusione del virus in paese. Una vicenda surreale che il sindaco Congiu racconta con toni non proprio concilianti. «Continuano a dirci che va tutto bene, ma io ho dovuto attendere più di due settimane per sapere quanti sono i casi ad Oliena. Le comunicazioni ufficiali con la Assl si sono improvvisamente interrotte il 3 dicembre scorso e, da allora, nessun caso è stato segnalato fino a sabato», accusa l'amministratore di una comunità che ha già pagato un tributo altissimo in termini di vite umana alla pandemia: ben 15 decessi.

Congiu fa rilevare un aspetto altrettanto importante. «Siamo ancora in attesa che venga attivata la piattaforma con la quale noi sindaci potremo accedere direttamente ai dati del Servizio di igiene pubblica», sottolinea. Nei giorni durissimi del picco dei contagi ha tenuto personalmente la drammatica contabilità dei casi positivi. «Avevo un foglio Excell – racconta –, nel quale annotavo tutte le segnalazioni che di volta in volta mi arrivavano dai miei concittadini e che quasi mai corrispondevano ai numeri ufficiali». Come è capitato in altre zone del nuorese e nello stesso capoluogo, nel centro abitato ai piedi di monte Corrasi le comunicazioni sono avvenute con ritardo causando confusione e incertezza. Una nota positiva c’è, ed è data dal numero di positivi notevolmente più basso rispetto ai 259 del 14 novembre. «Data in cui – ricorda Congiu – abbiamo deciso di prendere la sofferta decisione di imporre drastiche misure di chiusura nel nostro paese». Amministrazione e volontari sono al lavoro per prevenire il diffondersi del virus. «Stiamo mettendo a punto una collaborazione con l'Aso per far eseguire il tampone rapido a studenti e lavoratori al rientro in paese per le festività natalizie». Un'altra iniziativa riguarda l'intera popolazione scolastica. «Abbiamo già acquistato altri 700 tamponi. I kit – è la sua conclusione – verranno utilizzati per uno screening su tutti gli studenti, insegnanti e personale dell'istituto comprensivo, da fare subito dopo le vacanze, prima della ripresa dell'attività didattica».

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