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Nuoro

Ovodda, vandali scatenati a Capodanno: spari contro i lampioni

di Michela Columbu
Ovodda, vandali scatenati a Capodanno: spari contro i lampioni

Paese al buio dopo il danneggiamento degli impianti di illuminazione. La sindaca presenta denuncia ai carabinieri. Condanna unanime dei cittadini

02 gennaio 2021
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OVODDA. Un grosso danno economico per le casse comunali e un disagio per tutta la popolazione. Ovodda ha salutato il 2021 con lampioni, centraline elettriche e videosorveglianza sforacchiati dalla mano armata di ignoti che, nella notte di Capodanno, hanno festeggiato divertendosi con il tiro al bersaglio. «Un danno ancora da quantificare dal momento che stasera, all'accensione dei lampioni – ha spiegato la prima cittadina Cristina Sedda – ci renderemo conto di quanti e quali quartieri saranno al buio».

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Infatti, nonostante i lampioni presi di mira siano sotto gli occhi di tutti, quel che non si sa, è il danno arrecato alle centraline elettriche, anche quelle, sforacchiate dalla follia di una notte tutta da indagare. «Stiamo procedendo a quantificare il danno – ha commentato la Sindaca Cristina Sedda – ma non importa che siano sette o trenta i lampioni presi di mira, quel che conta è che un gruppo ristretto di persone ha deciso di creare un danno a tutta la comunità. Un gesto deplorevole, gravissimo, aggravato anche dal fatto che questi qui hanno compiuto questo gesto in un momento in cui non era nemmeno consentito uscire di casa visto il lockdown e i divieti». Quindi totale spregio delle regole da parte dei protagonisti di una notte fin troppo scoppiettante, in un paese che ha dovuto anche affrontare un periodo difficilissimo nella gestione della pandemia dal momento che ha registrato nel periodo scorso un numero elevato di persone positive al Covid. «Stamattina ho presentato denuncia alla caserma dei carabinieri – ha spiegato ancora la prima cittadina – sono loro che si occuperanno di capire chi è stato a compiere questo atto criminale. Sappiamo che è stato un gruppo, non tanto grande dove c’erano persone incappucciate ma anche a volto scoperto». E la condanna della popolazione è arrivata immediatamente alla scoperta del danno. Espressa sui social network oltre che nelle parole della prima cittadina anche nei commenti di condanna di decine di ovoddesi. Parole dure, di forte biasimo e l’augurio affinché si possa risalire immediatamente ai colpevoli, perché si facciano carico non solo di risarcire, ma prendano coscienza del grave danno arrecato alla popolazione. «Un paese quello di Ovodda che non ha mai conosciuto questo vile modo di festeggiare il Capodanno – ha spiegato ancora Cristina Sedda – infatti, mi faccio portavoce di tutta la comunità verso questi pochi vili delinquenti: siamo tutti molto arrabbiati, tutta la popolazione lo è, e vogliamo capire immediatamente chi è stato a compiere questo gesto perché non la può passare liscia, ma anzi deve immediatamente pagare».

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