La Nuova Sardegna

Nuoro

I gestori dei bar: «Siamo disperati»

di Lamberto Cugudda
I gestori dei bar: «Siamo disperati»

Divieti e restrizioni, il grido d’allarme dei titolari dei più noti locali di Tortolì

09 gennaio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





TORTOLÌ. I titolari e gestori di bar della cittadina e della frazione di Arbatax non sanno più come fare per fronteggiare la crisi relativa all’emergenza Covid-19. «La nostra – afferma Massimiliano Mameli, del bar-ristorante-pizzeria “Il Drago Rosso” di via Umberto – non è di certo una bella situazione. Fra zone rosse, weekend in cui non si può aprire, orari ridotti e altro, da marzo 2020 la situazione tende a diventare sempre più grave. Perché non ci danno la possibilità di potere lavorare, anche con orario ridotto? È giusto che si facciano maggiori controlli e chi sbaglia venga sanzionato. Da parte nostra abbiamo sempre rispettato al massimo tutte le direttive e i protocolli».

A 70 metri di distanza, all’inizio della via Tirso, Loris Deiana di “Inue Cafe&Bistrot” è scoraggiato, ma anche molto realista. «Come categoria – precisa – abbiamo tante problematiche. Mi trovo in un limbo in cui diventa difficile pianificare sia il lavoro da svolgere sia la disponibilità dei dipendenti stessi. Attendo il Dpcm ultimo per capire se converrà chiudere uno o due mesi per risparmiare sui costi. Poiché chiusure anticipate e chiusure totali alternate non producono utile colmabile».

Sulla stessa lunghezza d’onda, a 30 metri di distanza, all’inizio del viale monsignor Virgilio, si trova il suo collega Fabrizio Annarumma, titolare del Café Noir. «Non so più cosa pensare – sottolinea – considerato che, di giorno in giorno, le cose paiono cambiare. Ho aperto in questi due giorni per cercare di offrire un servizio, ma di questo passo anche io sto perdendo completamente la fiducia. Devono dirci, in maniera chiara, che cosa dobbiamo fare, perché la situazione sta divenendo sempre più grave. E chissà in quanti troveranno le forze per puntare ad affrontarla. Sta venendo anche a mancare la speranza di riuscire a superare questo periodo realmente terribile sotto tutti i punti di vista».

Nella frazione di Arbatax, in via Lungomare, affacciato sulle acque portuali, nel Bar Star 1, l’atmosfera è la stessa. «Domani – afferma Giulia Comida – terremo aperto, come consentito, solo per l’asporto, soprattutto per quanti lavorano in porto e per gli uomini dell’Ufficio circondariale marittimo. Dovrebbero assicurare maggiori controlli, ma quantomeno lasciarci aprire. Che senso ha che noi stiamo chiusi e poi, qui a 50 metri di distanza, sia nel piazzale degli Scogli Rossi e sia in banchina, si radunano numerosi gruppi di giovani senza controllo?».

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative