La Nuova Sardegna

Nuoro

Allarme guardie mediche ne mancano trentaquattro

di Giusy Ferreli
Allarme guardie mediche ne mancano trentaquattro

Da Tortolì a tutto il territorio i professionisti non bastano a coprire gli 11 punti L’Assl: «Gli uffici sono alla ricerca di personale. Hanno risposto finora solo 5» 

19 gennaio 2021
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LANUSEI. In Ogliastra è allarme guardie mediche. I professionisti disponibili non bastano ad assicurare la copertura del servizio in ognuno degli 11 punti guardia del territorio, punti che necessiterebbero di almeno 44 medici. In realtà i titolari sono solo 10 e quindi per assicurare un servizio ottimale ne mancano ben 34. Questa situazione, peraltro già conosciuta alla dirigenza della Assl di Lanusei, si è aggravata ulteriormente negli ultimi tempi perché molti dei giovani medici in servizio nelle guardie mediche sono in partenza per le scuole di specializzazione.

Le criticità già adombrate nelle scorse settimane sono emerse con forza nel corso della riunione convocata, ieri mattina, dai vertici dell'area sociosanitaria ogliastrina. «Gli uffici – fanno sapere dalla Assl - sono alla frenetica ricerca di medici che coprano i turni. Alle chiamate fatte nelle ultime ore hanno risposto positivamente solo 5 professionisti”. Se le cose non dovessero cambiare, il rischio più che fondato è che a brevissimo tempo moti centri, anche i più popolosi, rimangano sguarniti.

L’esempio più eclatante è quello di Tortolì dove non c’è né titolare né sostituto. Così, già questo fine settimana – a meno di qualche “turno volante” reperito in zona Cesarini -, la guardia medica rimarrà scoperta. Questione ancora più scottante è che, in questo momento, a rischio c’è anche la presenza della guardia medica a Seui. Il centro della Barbagia di Seulo, che con il paese confinante di Ussassai già paga un drammatico tributo alla carenza di medici visto che dal 2 gennaio le due comunità non hanno più l’importante figura del medico di base, perderebbe l'importante servizio. Si tratterebbe di un ulteriore scippo per Seui che, in Sardegna, risulta il centro abitato più lontano da un presidio ospedaliero con un tempo di percorrenza in auto superiore ad un'ora. Cosa succederà in paese alla notizia che mancherà anche la guardia medica? La comunità seuese assieme ai cugini di Ussassai, appena sabato scorso ha inscenato una clamorosa protesta nel valico di Arquerì.

A dare man forte alla popolazione e ai due sindaci in fascia tricolore, Francesco Usai e Marcello Cannas, c'erano anche una ventina di amministratori comunali provenienti dai paesi ogliastrini ma anche della Barbagia di Seulo e dal territorio del Sarcidano, i comitati cittadini e le associazioni di pubblica assistenza del territorio.

Non è difficile immaginare, dunque, che questa ennesima doccia fredda possa provocare la reazione decisa di amministratori comunali e cittadini, in lotta per veder riconosciuto alle loro comunità il diritto alla salute sancito dalla Costituzione italiana.

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