La Nuova Sardegna

Nuoro

Aree ex Cartiera: obiettivo recupero

di Lamberto Cugudda
Aree ex Cartiera: obiettivo recupero

Tortolì, il consigliere regionale Corrias: «Si valorizzino in chiave turistica»

19 gennaio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





TORTOLÌ. Le aree ex Cartiera di Arbatax, 35 ettari, la maggior parte dei quali fronte porto, sono oggetto del Piano strategico del Comune di Tortolì – all’interno dei quali vi sono il Master Plan, il Metadistretto della nautica – che ne ha già definito i fini a livello turistico, della nautica (con i vari segmenti) e anche della metalmeccanica. A breve verrà fatto il punto sul quadro normativo e progettuale. Sull’area della ex Cartiera e su ciò che crede si debba fare, interviene il consigliere regionale ogliastrinodel Partito democratico, Salvatore Corrias, che è anche sindaco di Baunei-Santa Maria Navarrese.

«È stata la nostra Fiat – dice il consigliere isolano dem – la Cartiera di Arbatax. Le grandi macchine, da tempo, si son fermate, ed è rimasta solo la memoria di un fasto che non c’è più, un fasto che deve rinnovarsi. Sino a oggi, sull’area interessata, son stati fatti progetti mai realizzati o mai compiuti sino in fondo, forse perché concepiti male, forse perché male indirizzati. Ma la strada, almeno sul piano di una prima progettazione, è stata tracciata. E questo è un bene. Ora, però, non possiamo permetterci di sbagliare direzione, e io credo che la direzione giusta sia quella di legare il destino dell’area alla grande vocazione del nostro territorio, che è quella turistica».

A parere di Salvatore Corrias ogni ipotesi di valorizzazione deve assecondare questa vocazione, che è quella del turismo balneare, nautico e diportistico, e ogni ipotesi di destinazione dell’area deve informarsi a questa visione. «Davanti c’è il mare – prosegue – è c’è una baia bellissima. Su quella darsena industriale, un tempo, arrivavano i bastimenti carichi di legname, oggi bisogna farci arrivare i turisti: ma per questo sarà necessario, anzitutto, riclassificare il porto di Arbatax per poterne riqualificare l’area e fare, di essa, il grande polmone economico dell’Ogliastra. E dietro c’è uno spazio immenso, che va destinato ad attività funzionali all’economia del turismo, secondo i nuovi modelli che l’Europa ci chiede e, con il Recovery plan, ci offre, sul piano economico, ecologico e culturale».

Per il consigliere regionales servirà, dunque, un piano flessibile e moderno che coinvolga le imprese del territorio. «Su questo, per questo – conclude – la voce delle istituzioni sarà fondamentale. Io sono pronto a dare il mio contributo».

In Primo Piano
Il rapporto Bes

Classifica del benessere economico-sociale: la Sardegna resta indietro

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative