Bosa, un delfino finisce tra le anse del Temo
di Alessandro Farina
La guardia costiera ha seguito il cetaceo fino a che non ha ripreso il largo, oltre la foce del fiume
30 gennaio 2021
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BOSA. È entrato a pescare tranquillamente tra le anse del Temo, per poi prendere nuovamente la via del mare aperto. A monitorare la situazione, dopo le segnalazioni arrivate alla sala operativa, la Guardia Costiera di Bosa al comando del tenente di vascello Fabrizio Frascella, che ha seguito “l’intruso” fino a che non ha ripreso il largo, oltre la foce.
Non è la prima volta che i delfini si addentrano nel fiume che attraversa Bosa. Qualche anno fa forse una famigliola ha pescato tranquillamente nelle acque del Temo per diversi giorni. Ieri l’ennesimo avvistamento di un esemplare che appariva all’inizio disorientato.
«Nelle prime ore del mattino il primo allarme per la presenza di un delfino all’interno del fiume» spiega Fabrizio Frascella. Che ha disposto per il monitoraggio dei movimenti dell’esemplare. Probabilmente un tursiope adulto di sesso maschile, del tutto a suo agio nel fiume, dove ha trascorso diverse ore a procacciarsi del cibo. Il delfino era in buono stato di salute, il segnale fornito dallo stato della livrea e dai salti in acqua. “ Si presume che la quasi totale assenza di traffico marittimo da diporto in questi giorni, a causa dei divieti imposti dalle norme anti-contagio da covid-19, abbiano fatto sì che il cetaceo si sia spinto in un luogo che di solito non è portato a frequentare” spiega il comandante della Guardia Costiera di Bosa. Alla fine ha preso il largo, nuotando con regolarità fino alla diga foranea alla foce del Temo, puntando al mare aperto. “La Guardia Costiera, in sinergia con gli operatori scientifici degli enti autorizzati, è sempre pronta a intervenire in casi del genere, al fine di monitorare e preservare le importanti specie marine dalle minacce che possono renderli vulnerabili” conclude Fabrizio Frascella.
Non è la prima volta che i delfini si addentrano nel fiume che attraversa Bosa. Qualche anno fa forse una famigliola ha pescato tranquillamente nelle acque del Temo per diversi giorni. Ieri l’ennesimo avvistamento di un esemplare che appariva all’inizio disorientato.
«Nelle prime ore del mattino il primo allarme per la presenza di un delfino all’interno del fiume» spiega Fabrizio Frascella. Che ha disposto per il monitoraggio dei movimenti dell’esemplare. Probabilmente un tursiope adulto di sesso maschile, del tutto a suo agio nel fiume, dove ha trascorso diverse ore a procacciarsi del cibo. Il delfino era in buono stato di salute, il segnale fornito dallo stato della livrea e dai salti in acqua. “ Si presume che la quasi totale assenza di traffico marittimo da diporto in questi giorni, a causa dei divieti imposti dalle norme anti-contagio da covid-19, abbiano fatto sì che il cetaceo si sia spinto in un luogo che di solito non è portato a frequentare” spiega il comandante della Guardia Costiera di Bosa. Alla fine ha preso il largo, nuotando con regolarità fino alla diga foranea alla foce del Temo, puntando al mare aperto. “La Guardia Costiera, in sinergia con gli operatori scientifici degli enti autorizzati, è sempre pronta a intervenire in casi del genere, al fine di monitorare e preservare le importanti specie marine dalle minacce che possono renderli vulnerabili” conclude Fabrizio Frascella.