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Commissione garanzia: «Legittima l’astensione dalle udienze»
NUORO. La Commissione di garanzia ha considerato legittima l’astensione degli avvocati del foro di Nuoro dalle udienze civili, penali e tributarie, dal 27 novembre all’11 dicembre 2020, e su proposta...
30 gennaio 2021
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NUORO. La Commissione di garanzia ha considerato legittima l’astensione degli avvocati del foro di Nuoro dalle udienze civili, penali e tributarie, dal 27 novembre all’11 dicembre 2020, e su proposta del commissario delegato per il settore, ha deliberato il non luogo a provvedere in merito alla sospensione dell’attività, ora ripresa regolarmente.
La comunicazione arriva a due giorni dalla seduta del 28 gennaio dopo che nel corso dell’audizione, il presidente dell’Ordine degli avvocati, Angelo Mocci e il segretario Gianni Pinna, avevano spiegato le ragioni dell’astensione riconducibili alle condizioni di pericolo concreto per la salute, da inquadrarsi nell’ambito della seconda ondata di diffusione della pandemia che, in Sardegna, e in particolare nel circondario di Nuoro, aveva assunto dimensioni imprevedibili. Era stato, inoltre, l’alto numero di positività al Covid riscontrato in quel periodo nel personale addetto alle cancellerie e alle segreterie del tribunale, a portare gli avvocati del foro barbaricino ad astenersi dalle udienze, in quanto ritenevano che le misure adottate nel palazzo di giustizia non fossero in grado di ridurre il rischio di contagio.
La comunicazione arriva a due giorni dalla seduta del 28 gennaio dopo che nel corso dell’audizione, il presidente dell’Ordine degli avvocati, Angelo Mocci e il segretario Gianni Pinna, avevano spiegato le ragioni dell’astensione riconducibili alle condizioni di pericolo concreto per la salute, da inquadrarsi nell’ambito della seconda ondata di diffusione della pandemia che, in Sardegna, e in particolare nel circondario di Nuoro, aveva assunto dimensioni imprevedibili. Era stato, inoltre, l’alto numero di positività al Covid riscontrato in quel periodo nel personale addetto alle cancellerie e alle segreterie del tribunale, a portare gli avvocati del foro barbaricino ad astenersi dalle udienze, in quanto ritenevano che le misure adottate nel palazzo di giustizia non fossero in grado di ridurre il rischio di contagio.