La Nuova Sardegna

Nuoro

Pratosardo, i miasmi riaccendono la polemica

di Francesco Pirisi
Pratosardo, i miasmi riaccendono la polemica

Gianni Piga, titolare della Air gas sarda, contro il centro di compostaggio: «Impossibile lavorare»

09 febbraio 2021
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NUORO. La protesta contro il centro di compostaggio di Pratosardo è destinata a risalire di tono. Il problema è costituito dalle esalazioni maleodoranti che escono fuori dalle vasche dove la frazione organica dei rifiuti delle famiglie e le ramaglie (gli avanzi delle potature delle piante) viene lavorata per produrre, il “compost”, un concime. «Ci sono giorni che la situazione è invivibile», denuncia Gianni Piga, titolare della Air gas sarda. La sua fabbrica, dove si producono gas tecnici, è a 30 metri dall’impianto sott’accusa. Una protesta che è l’ultima di una lunga serie, iniziata subito dopo l’entrata in funzione della struttura. La costruzione nel 2012, da parte del Cip, il Consorzio industriale provinciale. «Il problema è a monte e nel fatto di esserne stato autorizzato l’insediamento nel perimetro dell’area artigianale», spiega il presidente del Consorzio degli operatori, Gian Piero Pittorra. «L’impianto è stato costruito a 30 metri dalle ultime aziende e vicinissimo a un fiume. Già questo dice che si è fuori completamente da quanto stabiliscono le norme in materia. Se poi teniamo conto – aggiunge Pittorra – che non è stata fatta la Valutazione d’impatto ambientale e non è in linea con il Piano regionale dei rifiuti, credo che il quadro sia chiaro».

La vicenda della contestazione per l’impianto del Cip è disseminata di esposti inviati all’Assl, all’Arpas, al Corpo forestale. In mezzo anche un’interlocuzione col Comune e il sindaco, Andrea Soddu, in quanto autorità responsabile per l’igiene e la sanità pubblica: «Il problema è stato esaminato anche in una riunione del Consiglio comunale – spiega Pittorra – ma alla fine il tutto si è risolto con un nulla di fatto». Mentre le denunce all’ente sanitario e quelli di vigilanza ambientale continuano a fare il loro corso. Pittorra: «Sono stati adottati dei correttivi negli impianti. Degli accorgimenti tecnici che dovevano essere già adottati da subito, non appena l’impianto è stato messo in funzione. In pratica – aggiunge il presidente degli operatori – la situazione non è comunque migliorata. Perché – ripeto – l’errore è stato commesso in partenza». Tutto sembra fare propendere per un inasprimento della vertenza, che ha sempre come interlocutori, oltre al Comune, il consorzio Zir e la stessa Provincia, dai cui uffici nel 2012 è uscita l’autorizzazione per l’impianto del “compost”. «Il malumore è diffuso e potrà essere eliminato solo nel momento in cui sarà data una soluzione definitiva al problema», chiude Pittorra. Dall’Air gas sarda, Gianni Piga conferma: «In certe giornate si arriva al punto che i lavoratori mi dicono di non farcela più e di volersene andare dall’azienda. Credo basti questo – aggiunge – per dire come stiamo vivendo la situazione. Il timore è anche per il futuro: la nostra salute che conseguenze potrà avere?».

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