La Nuova Sardegna

Nuoro

L’arte di GioFoe invade e colora le vie di Siniscola

di Mauro Piredda
L’arte di GioFoe invade e colora le vie di Siniscola

Un nuovo murale in via Regina Margherita dedicato all’emergenza sanitaria L’artista: «Penso che la pittura sui muri dia stimolo alla crescita culturale»

14 febbraio 2021
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SINISCOLA. L’arte invade le pareti di Siniscola, e si tinge di speranza. Come quella raffigurata nell’abbraccio che si impone a chiunque attraversi via Conteddu nei pressi del “saliscendi”: un’opera d’arte realizzata con sole bombolette spray “Montana 94” utilizzate con maestria dal giovane Giorgio Forlano. GioFoe, in arte, classe 1988, ma con già un portfolio di realizzazioni che hanno suscitato l’interesse di parecchi occhi, anche oltre il Tirreno. Il suo nuovo murale, in fase di ultimazione su una palazzina di via Regina Margherita (gli ultimi dettagli sono stati posticipati a causa del maltempo), è intriso di attualità: due corpi che si cercano, che si ricevono, con una mascherina chirurgica che pende dalle dita della ragazza, come per simboleggiare la fine dell’incubo pandemico ormai tra le nostre vite quasi da un anno. «L’opera non ha ancora un titolo – afferma il ragazzo –. Quella è l’ultima cosa che decido. Certo, già guardandola essa rimanda al momento che stiamo vivendo. Un periodo difficile che ci impedisce gesti che in condizioni normali sembrano piccole cose, come appunto l’abbraccio o una stretta di mano. Solo ora possiamo capire quanto ci mancano e quanto le desideriamo. In ogni caso, anche quando la pandemia sarà finita, rimarrà il messaggio dell’abbraccio e della vicinanza, una cosa bella a prescindere». Questo è il terzo murale di grandi dimensioni che Giorgio Forlano ha realizzato a Siniscola: sempre in via Regina Margherita spicca una riproduzione del dipinto “Au pied de la falaise” realizzato da William-Adolphe Bouguereau nel 1886; in via Roma, invece, una ragazza compare su uno sfondo “vangoghiano”. Era suo anche il murale raffigurante Maradona, realizzato sul faro di Capo Comino. Era, appunto, perché sui fari non è possibile togliere il bianco che serve alla navigazione diurna.

«Penso che la pittura sui muri possa dare stimolo alla crescita culturale della nostra comunità – aggiunge GioFoe –. Molti ragazzi stanno realizzando i loro disegni, ovviamente ciascuno con il suo stile differente. E in prospettiva penso al modello San Gavino Monreale, patria dell’artista Giorgio Casu e attualmente meta di molti street artist». Forlano è stato selezionato come finalista ad Agropoli (in Campania) per il contest internazionale Artekeys 0.1 nell’autunno del 2019. Ma sui muri di Siniscola anche l’arte figurativa delle opere di Patrizia Floris, nuorese e residente a Posada. Poi i momenti di festa e di vita quotidiana riprodotti da Pasqualino Baingiu e da Angelo Lai, oltre le inconfondibili forme di Emanuele Fenu, e il tributo di Domenico Pedone agli emigrati in Belgio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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