La Nuova Sardegna

Nuoro

Sarule va alla ricerca di un medico di famiglia

di Michela Columbu
Sarule va alla ricerca di un medico di famiglia

Appello del sindaco Paolo Ledda: «Il problema è ogni giorno più grave». Situazione identica a Olzai

21 febbraio 2021
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SARULE. «Aaa medico di base cercasi… disperatamente! Perché la situazione diventa ogni giorno più grave». È l’appello, senza troppi giri di parole che il sindaco di Sarule Paolo Ledda ha rivolto a quei medici che volessero rispondere alla chiamata per «quella che è una missione, perché curare non è un verbo qualsiasi, curare le persone non è un lavoro qualunque – spiega – come dicono gli stessi medici è una missione da compiere con una vocazione sincera». Sarule dal 2017 va avanti con soluzioni tampone per circa la metà della popolazione, che ha avuto assistenza medica grazie a incarichi provvisori di pochi mesi «che non permettono, come è facile capire, una continuità nel rapporto medico paziente, fondamentale sopratutto nel caso di patologie. E ora noi chiediamo la tranquillità di un’assegnazione a tempo indeterminato che ci permetta di contare su un professionista che scelga Sarule come sua nuova sede». Dal 2017 uno dei due medici titolari, ha scelto altra sede lasciando un incarico per il quale non ci sono state però soluzioni definitive. Nella stessa situazione Olzai, stesso medico di Sarule e medesimo problema. Così, a periodi di copertura provvisoria si sono alternati periodi di carenza del servizio, come quello che stanno passando ora i sarulesi e gli olzaesi. «Chiediamo prima di tutto una soluzione tampone, che intervenga nell’immediato perché stanchi di rivolgerci alla guardia medica, o agli altri medici di base anche dei paesi vicini» continua ancora Ledda. Intanto la Regione, proprio l’altro ieri con determina dell’assessorato della Sanità, ha approvato il primo dei due bandi per l’assistenza primaria che consentiranno l’assegnazione di incarichi a tempo indeterminato ai medici di base nelle sedi vacanti dell’isola. Le domande dovranno essere presentate dai candidati entro quindici giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul Bollettino ufficiale della Regione Sardegna. «Procedendo all’assegnazione delle sedi carenti ai medici di base – ha dichiarato in un comunicato stampa il presidente della Regione Christian Solinas – diamo una risposta concreta alle necessità urgenti delle comunità che vivono in tutti i territori della nostra isola, avviando a soluzione problemi che arrivano da lontano e su cui stiamo lavorando con serietà e impegno fin dai primi mesi del nostro mandato. In Sardegna risultavano non ancora bandite le sedi rimaste vuote fin dal 2014. In poco tempo siamo riusciti a recuperare un arretrato enorme e ora proseguiamo sulla strada che abbiamo tracciato».

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