La Nuova Sardegna

Nuoro

Termoscanner in tutti gli uffici postali

Termoscanner in tutti gli uffici postali

Contrasto alla diffusione del Covid, installazione nei 95 sportelli della provincia

21 febbraio 2021
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NUORO. Poste italiane ha provveduto a installare in 65 uffici postali della provincia di Nuoro, dei termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea, davanti ai quali i clienti dovranno sostare pochi secondi prima di poter accedere nella sala al pubblico. Nei prossimi giorni è previsto il completamento dell’installazione dei termoscanner su tutti i 95 uffici postali operativi nel nuorese. Si tratta di un’ulteriore misura a contrasto della diffusione del virus, oltre a quelle già attuate da Poste italiane al fine di garantire, a dipendenti e clienti, l’accesso in sicurezza agli uffici postali. «Qualora la temperatura rilevata dal dispositivo dovesse essere superiore ai 37.5° – precisa Andrea Madeddu, direttore della Filiale provinciale di Nuoro – l’accesso alla sede sarà interdetto. Si tratta di uno strumento di grande utilità già installato in gran parte delle uffici postali del Nuorese e che va ad aggiungersi alle altre misure di sicurezza previste nelle 95 sedi della provincia». «L’accesso agli uffici postali è possibile esclusivamente con mascherina protettiva – prosegue il responsabile – ed è contingentato in base alle dimensioni della sala al pubblico; il mantenimento della distanza interpersonale è garantito anche grazie all’installazione di apposita segnaletica orizzontale; sono state installate le barriere protettive in plexiglass per dividere gli operatori e i clienti; sono state fornite, a tutti i dipendenti che svolgono in modo prevalente la propria attività nella sale al pubblico, mascherine Ffp2. In generale possiamo affermare che anche negli uffici postali di Nuoro e provincia è in vigore il rispetto di tutte le disposizioni di sicurezza previste dalle normative emanate in materia».

Sul tema della sicurezza è intervenuto anche Giuseppe Lasco, condirettore generale di Poste italiane: «Chiediamo priorità nella vaccinazione per i nostri dipendenti in prima linea, al pari delle categorie protette nei momenti di grande criticità i colleghi degli uffici postali e i portalettere hanno continuato ad erogare i servizi essenziali, per noi l’Italia è sempre stata zona bianca».

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