La Nuova Sardegna

Nuoro

Dodici mesi di quarantena l’anno nero della Pro loco

di Bernardo Asproni
Dodici mesi di quarantena l’anno nero della Pro loco

Lula, nel bilancio consuntivo tutte le difficoltà del periodo di virus e restrizioni Carnevale, escursioni, eventi: tutto fermo. Arrigo: «Abbiamo le mani legate» 

23 febbraio 2021
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LULA. L’associazione Pro loco Sa Rosa ’e Monte da oltre un anno è in quarantena, sotto la spinta di un virus che tarda a battere in ritirata.

Nessuna prospettiva, almeno per il momento, visto il bilancio consuntivo 2020 che è a dir poco nullo a livello di attività proposte e portate a termine, a dispetto dell’attivismo e della voglia di fare del presidente Gianni Arrigo e dei suoi più stretti collaboratori. «Abbiamo le mani legate, guai se la situazione non si evolve al meglio e ci consenta di operare. Il desiderio di fare non ci manca» ha commentato Gianni Arrigo. E non c’è motivo di contraddirlo.

Prima della pandemia erano tanti gli appuntamenti, come si evince dai relativi ai consuntivi annuali, segnati, sotto un consistente bilancio, da iniziative caratterizzanti la comunità locale. Diverse attività sostenute per intero dalla Pro loco, finanziate in toto o in parte dal Comune di Lula. Tanti gli eventi organizzati e gestiti direttamente dalla Pro loco e altri in collaborazione con il Comune e varie associazioni, fra le quali la festa della Epifania, per poi proseguire con la sfilata del Carnevale, “la via delle pere” (innesto di perastri e olivastri lungo le strade provinciali e comunali di ingresso al paese), la passeggiata ecologica sul Montalbo, i grandi eventi" di San Francesco (a maggio-ottobre), la gara podistica CorriLula, gli appuntamenti enogastronomici, l’accoglienza in occasioni di presentazioni libri e film, collaborazione alla festa patronale, oltre la partecipazione a Cortesa Apertas e ai Grandi eventi di San Francesco, e, su invito, a partecipazione a manifestazioni esterne. E ancora a serate musicali e folk, per chiudere con le giornate natalizie. E altro ancora. Si potrebbe continuare, lasciando l’amaro in bocca per la triste realtà che la comunità sta vivendo. «Sono stati anni di intenso lavoro sicuramente gratificante – ha rimarcato Arrigo – a volte in collaborazione con il comune, a volte con altre associazioni».

Adesso, a leggere il bilancio consuntivo del 2020, sembra trovarsi di fronte a un evento funebre: totale entrate 7.720 euro, totale spese 10743 euro, soprattutto spese di funzionamento: energia elettrica, acqua, gas, rifiuti solidi urbani, contributi quote Unipli Regionale, telefono e fax, assicurazioni locali e attrezzature, materiale di consumo e di cancelleria, spese postali telegrafiche e bolli. È una sorta di “De profundis”, insomma, a dispetto della voglia di collaborare e di credere fortemente in una Pro loco attiva e presente nel proporre le istanze della comunità.

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