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Nuoro

Un’altra tragedia nel 2012: commerciante morì nel capannone

Un’altra tragedia nel 2012: commerciante morì nel capannone

MACOMER. L’incidente accaduto ieri alla Profenda ha riportato indietro al 17 maggio 2012. Un commerciante di Macomer, Davide Sanna di 43 anni, era morto stritolato nella cabina del suo camion, dopo...

23 febbraio 2021
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MACOMER. L’incidente accaduto ieri alla Profenda ha riportato indietro al 17 maggio 2012. Un commerciante di Macomer, Davide Sanna di 43 anni, era morto stritolato nella cabina del suo camion, dopo che l’architrave di cemento armato del capannone gli era crollata sopra. Sanna non aveva abbassato la gru del camion e con questa aveva urtato la veletta di tamponamento in cemento armato, strappandola letteralmente. Una morte istantanea, per il commerciante, rimasto ore nell’abitacolo prima che i Vigili del fuoco riuscissero a liberarlo dalle tonnellate di cemento armato che gli erano cadute addosso. Per quella vicenda, la Procura oristanese aveva messo sotto accusa il progettista e il collaudatore del capannone, che era stato ultimato da poco tempo.

Ieri, i carabinieri di Macomer hanno ascoltato Gianfranco Milia, uno dei titolari della Profenda Srl, mentre Pierpaolo Milia è rimasto a Cagliari accanto alla famiglia di Pier Giuseppe Sannia.

La Profenda Srl è una delle più importanti aziende del Marghine: nella “top 1000” delle imprese dell’isola realizzato dalla Nuova Sardegna in collaborazione con la Camera di commercio di Sassari e il Dipartimento di scienze economiche e aziendali dell’Università di Sassari, per quanto riguarda il 2018, era collocata al 146esimo posto. Il suo business, commercio all’ingrosso di sementi e alimenti per il bestiame con 20 dipendenti e un fatturato di 15.228.815 euro. In questa classifica è preceduta all’azienda madre, Milia srl, con oltre trenta anni di attività, che si occupa di commercio al dettaglio di carni e prodotti a base di carne con 51 dipendenti e un fatturato di 16.755.375 euro(si.se.)

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