La Nuova Sardegna

Nuoro

LA PROTESTA di un paziente 

«In vista della prima iniezione mi hanno sospeso la chemio»

di Giusy Ferreli

NUORO. «Sono un paziente oncologico che ha dovuto affrontare una strenua lotta contro il tumore. Questa settimana ho sospeso la chemioterapia perché ieri mattina avrei dovuto sottopormi alla...

03 aprile 2021
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NUORO. «Sono un paziente oncologico che ha dovuto affrontare una strenua lotta contro il tumore. Questa settimana ho sospeso la chemioterapia perché ieri mattina avrei dovuto sottopormi alla vaccinazione in quanto soggetto fragile. Con disappunto e rabbia ho saputo che per problemi burocratici, di cui nessuno ha saputo dirmi nulla, il vaccino è stato rinviato a mercoledì prossimo. Saltare una seduta, nelle mie condizioni, significa giocare con la sorte». Michele Siotto, commerciante nuorese e consigliere comunale di 48 anni è un fiume un piena. Quella che per altre persone è un rinvio con margini calcolati di rischio, per le persone affette da patologie tumorali è un azzardo. «A novembre ho preso il Covid. Quei mesi mi sono costati cari: la mia situazione clinica è peggiorata notevolmente perché non potevo fare le terapie. Un comportamento del genere è inaccettabile: qui si sta giocando con la vita delle persone» tuona Siotto rivolgendosi alla direzione della Assl nuorese. Il mistero delle vaccinazioni rinviate di una settimana ha fatto andare su tutte le furie anche il presidente del Consiglio comunale, Sebastian Cocco. «In questi frangenti – dichiara Cocco – occorre la massima trasparenza» . Il tema delle mancate vaccinazioni si innesta sulla sospensione dei ricoveri nell’hospice dell’ospedale Zonchello, vicenda denunciata nei giorni scorsi dalla deputata Mara Lapia e ripresa dal sindaco Andrea Soddu. «È assolutamente inaccettabile – dichiara Soddu – che una struttura d’eccellenza come l’hospice, che ha sempre caratterizzato in positivo la sanità nuorese e ci ha fatto entrare nella rete nazionale delle “Città del sollievo”, si trovi oggi costretta a chiudere le porte ai pazienti perché mancano i medici. La trovo una cosa gravissima a cui si deve porre immediato rimedio. Oltre al diritto alla salute, ci sono gli aspetti legati alla dignità dei pazienti, i malati terminali a cui deve essere garantito il massimo sostegno possibile». Per Soddu, l’emergenza Covid non può rappresentare un paravento per ogni criticità che si presenti al San Francesco e nelle altre strutture sanitarie. «È da mesi che lanciamo appelli, dedichiamo riunioni della conferenza socio-sanitaria, facciamo incontri con la Regione chiedendo che vengano inviate a Nuoro le figure necessarie per risolvere la situazione. Invece i vecchi problemi sono rimasti tali. Se si può attingere alle graduatorie regionali per portare a Nuoro nuovi medici e consentire l’immediata ripartenza dei ricoveri all’hospice, lo si faccia subito. E così valga anche per i reparti del San Francesco. La malattia e la sofferenza non aspettano i tempi della burocrazia».

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