La Nuova Sardegna

Nuoro

«Pesca, un settore da incentivare»

«Pesca, un settore da incentivare»

La Caletta, il portavoce Francesco Loi chiede più attenzioni e meno burocrazia

03 aprile 2021
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LA CALETTA. Quella di stanza al porto baroniese è sicuramente la flotta di pescatori professionisti più grande della costa orientale, ma la categoria si sente abbandonata dalle istituzioni malgrado in questi giorni, si stiano realizzando importanti lavori di messa in sicurezza dello scalo nel sistema elettrico e antincendio. «Siamo bistrattati dalla burocrazia e da una serie di norme contraddittorie – dice a nome della categoria Francesco Loi –. Sicuramente è colpa del sistema e della lentezza di un apparato che dovrebbe invece velocizzare le pratiche relative alle norme di sicurezza e alle dotazioni. Noi che viviamo quotidianamente questa situazione, ci sentiamo un comparto abbandonato e completamente allo sbando».

«Basti pensare – continua Loi – che addirittura non conosciamo il nome del responsabile regionale alla Pesca visto che non abbiamo mai letto suoi interventi a favore della categoria o idee per incentivare un settore profondamente colpito dalla crisi anche a causa del Covid». Il pescatore poi parla della lentezza delle pratiche che permettono la corretta gestione delle barche.

«Pensi che per un collaudo ci vuole a volte un attesa di due mesi – spiega – mentre per una pratica che deve solo passare da un ufficio all’altro servono almeno due settimane. Il comparto della piccola pesca arriva da una stagione senza guadagni a causa della chiusura dei ristoranti e delle avverse condizioni meteo che ci hanno fatto perdere nei mesi scorsi almeno un mese di lavoro. Chiediamo – conclude – più attenzione da parte di tutti, politici, istituzioni e anche una maggiore coesione tra pescatori perché per risolverei problemi che ci assillano, bisogna marciare uniti e compatti».

Tra le altre richieste di infine, l’utilizzo nel periodo invernale della cosiddetta darsena pesca e mettere sicurezza le imbarcazioni durante i mesi invernali cercando soluzioni adeguate con gli operatori del settore. Richieste che se accolte, faranno sicuramente piacere ad una categoria che conte più oltre trenta imprese e un centinaio di addetti garantendo un sicuro reddito a tante famiglie.

Tra la piccola pesca, lo strascico e alcuni pescherecci che si dedicano alla pesca turismo, il settore è uno dei pochi produttivi in questo ormai lungo periodo di grande crisi e andrebbe sicuramente supportato con strutture e incentivi mirati. (s.s.)

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