La Nuova Sardegna

Nuoro

«Caritas, meglio i voucher dei pacchi»

«Caritas, meglio i voucher dei pacchi»

Lettera-appello di famiglie in difficoltà che a Budoni usufruiscono degli aiuti

10 aprile 2021
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BUDONI. Con una lettera chiedono dignità anche nella donazione di cui sono destinatari. Sono alcuni cittadini a cui vengono consegnati beni di prima necessità perché in difficoltà economica o senza lavoro. Una situazione critica da prima della pandemia che il lockdown ha inevitabilmente aggravato.

A differenza di altri comuni che hanno adottato la formula del voucher – con cui i cittadini ricevono una scheda o un buono cartaceo con cui possono fare la spesa direttamente nei negozi che danno la disponibilità, sulla base di un elenco di prodotti tra cui scegliere – sin dal primo lockdown l’amministrazione comunale ha deciso di non gestire direttamente i fondi ma assegnarli alla Caritas locale. È poi il parroco don Antonello insieme ai volontari, a preparare i pacchi, con all’interno i generi alimentari, per le persone che ne hanno bisogno.

Fino a qualche settimana fa era anche possibile, per chi vive lontano dal centro di Budoni, ricevere a casa il pacco. Un atto di cortesia per i cittadini che non vivono al centro e risiedono nelle frazioni di Buodni magari distanti diversi chilometri, ma che allo stesso tempo tutela anche la privacy: la Caritas si trova infatti al centro del paese e spesso le persone provano vergogna nel mostrarsi fare la fila. Da qui l’appello accorato a un ritocco del sistema di aiuto messo in piedi da Comune e Caritas, che non vuole essere una critica, solo un consiglio per dare dignità a un servizio destinato a crescere a causa della difficile situazione economica legata alla pandemia.

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