La Nuova Sardegna

Nuoro

Campus all’ex Artiglieria il Comune brucia le tappe

di Francesco Pirisi
Campus all’ex Artiglieria il Comune brucia le tappe

Dopo l’approvazione del consiglio si punta alla gara d’appalto entro dicembre Un progetto complesso diviso in quattro bandi per una spesa di oltre 7 milioni

13 aprile 2021
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NUORO. Una corsa contro il tempo affinché a gennaio 2022 possano iniziare i lavori per il campus universitario negli spazi dell’ex artiglieria. La condizione è che entro il 31 dicembre di quest’anno siano sottoscritte dall’amministrazione le obbligazioni giuridicamente vincolanti legate all’appalto delle opere. Il progetto prevede la realizzazione degli alloggi per gli studenti, le sale studio, la mensa, la biblioteca, gli uffici, i servizi. La spesa complessiva è stata stimata in 4 milioni 885mila euro, oltre a 2 milioni e 665mila di oneri connessi. Il progetto è stato presentato nella prima decade di marzo dall’associazione di professionisti, Politecnica, con sede nella penisola. L’intervento è parte rilevante del Piano delle periferie, approvato tre anni fa dal governo, all’interno di un programma nazionale che ha l’obiettivo di rendere armonici gli insediamenti urbani, senza stacchi tra il centro storico e le aree di più recente edificazione.

Lo studio progettuale per il campus ha avuto il benestare del consiglio comunale 20 giorni fa. C’è stato il via libera al progetto e anche per la deroga agli strumenti urbanistici. Di cosa sia nello specifico quest’ultima, l’ha detto l’assessore dei Lavori Pubblici, Fabrizio Beccu: «Dopo l’approvazione ai primi di febbraio del Pua, il piano urbanistico attuativo, all’interno del quale c’è l’intervento nell’ex artiglieria, avremmo dovuto attendere i 60 giorni di pubblicazione nel Buras, prima di approvare il progetto. «Riduciamo questo termine – ha precisato Beccu – in modo da chiudere procedimento amministrativo e appalto entro l’anno». Non sarà un unico appalto, ma quattro bandi, legati l’uno all’altro. Il primo riguarderà la ristrutturazione degli edifici distinti nelle schede della Politecnica coi numeri 3 e 4. Le costruzioni sono a due piani. Nel primo piano saranno realizzati gli alloggi per gli studenti. Il piano terra conterrà aree-studio, uffici e servizi per l’accoglienza e la guardiania. La base dell’asta è di un milione e 368mila. La mensa, i servizi igienici e i locali di supporto all’attività del campus avranno collocazione nell’edificio 5. La spesa prevista è di un milione e 142mila euro. Il terzo lotto prevede la sistemazione dell’edificio 9. Si tratta di uno stabile a un piano: accoglierà aule-studio e aree espositive. La base dell’asta è di euro 495mila.

Ancora aree espositive, insieme alla biblioteca, nel quinto e ultimo edificio (il numero 12 nelle schede), di cui si comporrà il complesso universitario. Il restauro e la nuova distribuzione interna degli spazi costerà un milione e 840mila euro. La superficie coperta che sarà utilizzata è in totale di 3159 metri quadri. E così rimarrà anche dopo i lavori per il campus: «Non sono previsti incrementi di volume – ha spiegato l’assessore Beccu – né consumo di ulteriore suolo. Altra cosa: il progetto è conforme al codice dei beni culturali e del paesaggio». L’interesse storico e architettonico si ritrova soprattutto in alcuni degli edifici (il 9 e il 12), tantoché sull’intera opera vigilerà la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Sassari. I lavori dovrebbero concludersi entro il dicembre del 2023. Ma è solo una parte dell’intervento tra i sei ettari di quello che per 90 anni è stato un presidio del ministero della Difesa. Seguiranno infatti altri lotti di lavori. Beccu: «Si tratta di un progetto fondamentale per Nuoro, in una fase che potrebbe essere rivoluzionaria per la nostra comunità».

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