La Nuova Sardegna

Nuoro

Inquinamento, caccia al mercurio

di Federico Sedda
Inquinamento, caccia al mercurio

Ottana, la Provincia inserisce il metallo tra le sostanze da controllare del depuratore consortile

13 aprile 2021
2 MINUTI DI LETTURA





OTTANA. Anche il mercurio dovrà essere inserito tra le sostanze trattate dall’impianto di depurazione del Consorzio industriale di Ottana da sottoporre ai parametri di controllo. Lo ha deciso il Settore gestione ambiente e territorio della Provincia di Nuoro con una specifica determina che integra la precedente autorizzazione integrata ambientale (Aia) emessa nel 2015 dalla quale il controllo del mercurio era stato escluso. Una lacuna che ora è stata colmata con l’approvazione del nuovo piano di monitoraggio e controllo che amplia la platea delle sostanze pericolose che potrebbero superare i cosiddetti valori di concentrazione della soglia di contaminazione (Csc).

Una soglia che il parametro mercurio, trattandosi di un metallo pesante e fortemente tossico, ha già superato nei piezometri di controllo delle falde acquifere dell’area industriale dell’ex Enichem, come certificato di recente non solo dall’Arpas, ma anche dall’attività di indagine effettuata dal Consorzio industriale nel piano di caratterizzazione relativo al monitoraggio della situazione ambientale del sito. Il piano di monitoraggio non prevedeva finora il mercurio quale sostanza inquinante potenzialmente presente nelle acque reflue da sottoporre a controllo.

Con una nota dell’11 settembre del 2019, il Settore ambiente della Provincia chiese, tuttavia, al Consorzio industriale di verificare la presenza di mercurio nelle acque reflue con un monitoraggio della durata di sei mesi a cadenza mensile. I rapporti di prova degli autocontrolli trasmessi alla Provincia dall’ente consortile hanno rilevato la presenza di mercurio nelle acque reflue in ingresso e in uscita dall’impianto di depurazione. «Il mercurio – si legge nella determina del Settore ambiente della Provincia – è una sostanza pericolosa ai sensi della normativa vigente sulla disciplina regionale degli scarichi». Da qui la decisione di inserire questa metallo nel monitoraggio riguardante i controlli sulle acque trattate dall’impianto di depurazione consortile. Non solo. La Provincia ha reiterato anche al Consorzio industriale la richiesta di proseguire il monitoraggio mensile del parametro mercurio in ingresso e in uscita dall’impianto. La stretta del quadro prescrittivo dei controlli sul trattamento delle acque reflue del depuratore consortile si aggiunge al progetto, già in corso di esecuzione, messo in campo dal Comune di Ottana per verificare i valori di fondo delle acque sotterranee dell’area industriale del sito ex Enichem. L’obiettivo del progetto, finanziato con 40mila euro ottenuti metà dalla Regione e metà dalla Provincia, è quello di verificare i valori di fondo naturale e l’eventuale superamento della soglia di contaminazione rispetto a sostanze quali arsenico, piombo, solfati, alluminio, ferro, manganese, nichel, antimonio, selenio, mercurio e nitriti. Tutte sostanze che la presenza dell’industria potrebbe avere immesso nelle acque sotterranee contaminando il terreno e superando la concentrazione della soglia massima.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative