La Nuova Sardegna

Nuoro

Suni, minoranza all’attacco: «Tamponi a tappeto negli istituti»

di Alessandro Farina
Suni, minoranza all’attacco: «Tamponi a tappeto negli istituti»

SUNI. Per la minoranza consiliare, dopo i casi di Covid-19 registrati nei giorni scorsi nella scuola secondaria di primo grado, sarebbe utile prevedere misure idonee ad evitare possibili casi anche...

14 aprile 2021
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SUNI. Per la minoranza consiliare, dopo i casi di Covid-19 registrati nei giorni scorsi nella scuola secondaria di primo grado, sarebbe utile prevedere misure idonee ad evitare possibili casi anche nella scuola primaria. Il gruppo guidato da Pier Tonio Pinna chiede anche uno screening a tappeto per gli studenti dell’istituto comprensivo di Suni, richiamando al fatto che l’amministrazione ha a disposizione i tamponi necessari. Non è però dello stesso avviso il sindaco Massimo Falchi, che replica alle argomentazioni sempre nero su bianco, sottolineando che la situazione è sotto controllo e che, dopo le consultazioni con l’Assl e i medici di base, non ci sono le condizioni per ulteriori e più pesanti misure. La polemica è sfociata dopo l’ordinanza emanata nei primi giorni di aprile dal primo cittadino, le cui disposizioni sono state ritenute non sufficienti dai consiglieri di minoranza. Questi hanno richiamato all’attenzione anche sul fatto che bambini e ragazzi viaggiano, seppur in orari diversi, sullo stesso scuolabus. «Si è proceduto all’audizione dei medici di base, che hanno riferito di non aver avuto nessuna segnalazione, tale da motivare le misure da voi richieste» la risposta del sindaco Falchi ai consiglieri di opposizione in uno dei passaggi del documento, dove ha specificato anche di aver interpellato l’ufficio Igiene di Oristano. Sulla questione scuolabus, inoltre, il primo cittadino ha sottolineato: «Il trasporto avviene secondo i protocolli anti Covid». Dopo la pubblicazione della nota della minoranza sui social Massimo Falchi ha rimarcato come «il messaggio abbia potuto ingenerare dubbi e procurato allarme nella comunità». Un passaggio respinto dalle fila della minoranza con Pier Tonio Pinna che ha replicato: «Abbiamo solo fatto quanto è nelle nostre prerogative di consiglieri».

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